“Fu un giorno terribile per Roma, quel 7 gennaio 1978. È doveroso essere qui oggi, in via Acca Larentia, nel quartiere Tuscolano della Capitale, per ricordare i giovanissimi Franco Bigonzetti, Francesco Ciavatta e Stefano Recchioni, morti per l’odio ideologico che ha avvelenato gli Anni di Piombo. A 46 anni di distanza è nostro dovere ricordare. Commemoriamo perciò questi ragazzi uccisi in nome delle loro idee e del credo politico, affinché ciò non avvenga mai più”: questo il commento del governatore del Lazio Francesco in via Acca Larentia, davanti alla sezione del Msi, dove furono uccisi tre militanti politici nel 1978.
Il ricordo del parlamentare Marco Scurria: “Vogliamo verità”
“Si compiono oggi 46 anni dalla strage di Acca Larentia, capitolo doloroso, ma importante della storia politica italiana. Nel quartiere tuscolano di Roma, morirono per mano di un attacco terroristico tre giovanti militanti del Fronte della Gioventù, Franco Bigonzetti, Francesco Ciavatta e, a seguito di feroci scontri con i Carabinieri, anche Stefano Recchioni”: lo dichiara il senatore di Fratelli d’Italia Marco Scurria.
“Quel 7 gennaio 1978, rimane ancora una ferita mai rimarginata. Continuiamo a lottare, per ottenere verità e giustizia per coloro che sono morti prematuramente in nome di un’idea, di un’Italia che sognavano grande e libera. Non smettiamo di ricordare per trasmettere un forte monito alle generazioni future, affinché quegli anni di sangue e paura non tornino mai più”, conclude Scurria.
Gli assassini, a distanza di anni e nonostante tante inchieste, restano ancora ignoti.
Assassini ancora ignoti ed impuniti alla pari di chi uccise Venturini, Zicchieri, Pistolesi, Cecchetti, Cecchin, Mancia, Di Nella.
Che fallimento!!!!