Una serie di riviste contro la cancel culture, che sfidano il sistema, che negano l’attuale modernità e affermano i valori eterni. “Fuoco” (Ed. Cinabro, pagg. 64, 6,5 euro) definita dalla redazione “la rivista politicamente scorretta”, è un trimestrale che si richiama alla Tradizione ma svolge una critica al mondo moderno analizzando – con strumenti moderni – situazioni, dinamiche e realtà culturali dell’oggi. Sul numero 11, intitolato “Sovrani. Non sudditi”, vengono affrontate varie tematiche. L’editoriale, “Essere europei”, è una chiamata, nero su bianco, a rivendicare l’identità ed essere presenti a se stessi come comunità ben definita. Seguono un’inchiesta sulla transizione digitale e una critica alla corsa al black friday. Ancora: un bel saggio sul mito dell’Europa sul pensiero di Drieu La Rochelle e un dossario sulla Ue e le sue origini. Chiudono il fascicolo un ricordo dell’economista e docente universitario Giacinto Auriti e un articolo sulla politica estera degli Usa.
È uscito il quinto numero di una interessante rivista intitolata “Prometheica. Rassegna di studi sul sovrumanismo, la tecnica e l’identità europea” (Ed. Altaforte, pagg. 153 ; euro 12,00). In questo numero, attenzione particolare viene data all’intelligenza artificiale con un ampio focus. È analizzata in profondità: da “labirinto cibernetico” a momento di rivalutazione dell’intelligenza naturale. Esperti del settore narrano, dal punto di vista tecnico, il funzionamento dell’AI e in prospezione vengono illustrati i rischi, i pericoli, le mutazioni. Il dossario è arricchito da un’intervista al professore ordinario di Teoria dei circuiti alla Sapienza Fabio Massimo Frattale Mascioli. Chiude il fascicolo un’intervista a Pierluigi Locchi sul pensiero di Giorgio Locchi, il sovrumanismo e il transumanismo.
Dall’AI alla contesa in una realtà politica multipolare. La sfida dei Brics all’Occidente è un argomento al centro del dibattito geopolitico e un’importante rivista di geopolitica, “Eurasia” (Ed. All’insegna del Veltro, pagg. 207, euro 20) dedica il proprio dossario centrale a questo tema analizzando la nascita dell’ordine multipolare, l’atlantismo dell’Italia, la posizione della Turchia e i Brics. Non è tutto, completano il corposo fascicolo saggi sull’Argentina, l’Egitto, l’Etiopia e il Sudafrica in questo nuovo scenario. Nel settore dedicato ai Continenti si esaminano in maniera critica il Forum economico di San Pietroburgo, Taiwan e la crisi asiatica, l’America latina e i rapporti fra Usa e Albania. Seguono le consuete rubriche: documenti, recensioni e interviste.
Il direttore Claudio Mutti, nell’editoriale, fa una puntuale analisi delle tendenze culturali eurasiatiche dalla concezione classica, con le interpretazioni di Giuseppe Tucci e Mircea Eliade, fino alle teorie del neoeurasiatismo di Dughin. Il tutto rafforzato da calzanti digressioni storiche e filosofiche.
Passando a riviste teoriche tradizionali, una buona notizia: la rivista “Politica Romana” riprende le pubblicazioni grazie a tre storici collaboratori: Ivan Dalla Rosa, Cristian Guzzo e Luca Valentini. Non si conosceva il destino della rivista, dopo la scomparsa del direttore e fondatore Piero Fenili ma, come è spiegato nell’editoriale, Fenili lasciò disposizioni, in seguito rispettate, sulla continuità della rivista aperiodica che ora è ripartita con il numero 11 (pagg. 223, sid, sip).
C’è un saggio sul sapere tradizionale, inedito, di Marco Baistrocchi, cofondatore della rivista, scomparso da anni. Altri saggi riguardano la repressione fascista delle società segrete, il mito dell’androgino, un’analisi dell’Inno alla madre degli dèi di Giuliano imperatore, un saggio su Pasquale de Servis e alla fine un articolo sui fulmini e la pratica rituale romana degli auguri.
È in distribuzione il numero 181 di “Vie della Tradizione”, storica rivista fondata da Gaspare Cannizzo, con saggi su Dante, sul simbolo del giardino del possibile, sulla psicostasia, su Hegel, sull’ermeneutica del magico nella sapienza arcaica e in Evola, sulla resurrezione di Gesù. Conclude il fascicolo una cronologia della tradizione indoeuropea, opera del compianto Jean Haudry. Un fascicolo ricco su tematiche varie inerenti alla Tradizione (“Vie della Tradizione” n. 181, Ed. L’Arco e la Corte, pagg. 136, euro 18,00).
Dopo il numero 0 è uscito il numero 1 della rivista aperiodica di filosofia ermetica “Aiòn”, (Stamperia del Valentino ed., pagg. 239, euro 24,00), diretta da Luca Valentini. Numero monografico, incentrato sul tema dell’”Iniziazione e Tradizione”, che raccoglie gli atti del seminario che si tenne sul tema a Napoli il 15 settembre del 2018. Vari i saggi: dall’esoterismo in Pascoli alla Tradizione solare in Scaligero, da Gurdjieff al pensiero magico, dalla scrittura magica alla Tradizione primordiale.
L’editore Ritter ha pubblicato a fine novembre l’annuario della Fondazione Evola, “Studi Evoliani 2022” (Ritter/Fondazione Evola, pagg. 310, 25 euro) sul tema “Julius Evola e l’ermetismo”. Si tratta degli atti del convegno sul tema “Novant’anni de la Tradizione ermetica e de Il Mondo magico de gli Heroi”. Seguono altri saggi sulla temporalità in Cavalcare la tigre, una comparazione fra posizioni evoliane e posizioni cattoliche, il Diorama filosofico, l’esoterismo in Battiato ed Evola e Kremmerz. Inoltre, articoli rari di Evola, fra cui alcuni comparsi solo sulla stampa austriaca, un’analisi della storia della polemica con “Il Frontespizio”. Concludono il fascicolo le consuete rubriche e segnalazioni. Un annuario imperdibile!
Da una rivista all’altra. Dopo quasi trent’anni di assenza, torna nel panorama editoriale la rivista “Pagine libere di Azione sindacale” (Edizioni sindacali, pagg. 74; euro 10,00) diretta da Ada Fichera. In questo primo fascicolo del bimestrale del sindacato Ugl si affrontano vari temi fra cui i cambiamenti del lavoro, la globalizzazione e la produzione, un’analisi del sindacato e della sua vitalità in questi anni. Ancora: il tema della crescita e le imprese, l’intelligenza artificiale e il rapporto fra mercato e informazione, le sfide sociali, la sicurezza nei posti di lavoro, l’innovazione e la crescita dei lavori. Il segretario generale dell’Ugl, Francesco Paolo Capone apre la rivista con un saluto ai lettori e i motivi che lo hanno spinto a far rinascere la testata.
L’editoriale della direttrice Ada Fichera sottolinea, con citazioni, e richiamandosi ai nomi maggiori del sindacalismo rivoluzionario d’inizio Novecento, ai quali ha dedicato vari libri, la necessità di disporre di uno strumento di analisi come la rivista. Fungerà da bussola ma anche da momento di riflessione sulle idee che, tramite il sindacato, saranno trasposte nel mondo del lavoro e nel miglioramento dei rapporti fra società e lavoro. Una rivista che sarà la verifica costante fra le idee e il fare sindacato.