Lockdown 2020: ritorno alla campagna
Ai primi del 2020 appare uno strano virus, presto i discorsi rassicuranti sfumano, l’angoscia cresce sfociando in una situazione che, ancora poche settimane prima, era inimmaginabile: in marzo è il lockdown. Vanessa, Caroline e Agathe, tre sorelle dall’intesa ineguale, lasciano la città per la fattoria dell’infanzia. Agricoltori, i genitori sono in pensione, di piante e vacche si occupa il fratello Alexandre. Sarà movimentato il loro ritrovarsi… Dopo Nature humaine, premio Fémina 2020, Serge Joncour firma un romanzo buffo e implacabile, animato da una folla di personaggi e tre cocchini delinquenti. Imprescindibile!
Jean-Marc, editore calabrese di Parigi
Irriverente e divertente, sincero e di un’incorreggibile malafede, chi era lo scrittore superdotato, vincitore del premio Renaudot a 25 anni, divenuto editore adorato dai suoi autori? Figlio dell’attrice calabrese anni ’60-’70, Ada Lonati, e del direttore di grandi magazzini a Los Angeles, Edwyn Roberts, da dieci anni Jean-Marc Roberts ci ha lasciato. Scrittrice ed editrice, Capucine Ruat lo ritrae come un tipo a modo suo, cuore pulsante delle Editions Stock, l’alveare dove ognuna delle 17 collaboratrici si attivava nella sua cella. Per districare l’intreccio di questo inafferrabile, Capucine Ruat alterna le epoche. Gli inizi, dal 1972; poi il 2013, l’anno “del divano rosso”, quando lui si confida con lei; e la loro collaborazione, quando lei, in rue de Fleurus a Parigi, occupa l’ufficio accanto. Sensibile, immaginoso, il testo fa rivivere Jean-Marc, ma anche una casa, un’epoca, un ambiente: quello che anima e lacera la passione per le parole, la carta, i libri.
L’Editeur di Capucine Ruat, Editions Phébus, pp. 208, euro 19,50.
Amélie Nothomb è pronta al decollo
Giunta al 32esimo romanzo, la scrittrice-feticcio delle rentrées letterarie rivela la sua passione per gli uccelli, invitandoci al decollo. Racconto autobiografico, riflessione su scrittura, vita, morte e molti altri argomenti, la nuova opera, volutamente abbarbicata (il che è in tema), conserva il fascino singolare, il gusto della bizzarria e dell’inatteso, tipici del savoir-faire dell’autrice. Amélie Nothomb ci fa vedere le cose altrimenti, talora ci disorienta, ma ciò non è salutare?
Psychopompe di Amèlie Nothomb, Editions Albin Michel, pp. 162, euro 18,90.
Quanta bella letteratura oltrealpe…..peccato che spesso vengano ignorati dall’editoria e soprattutto dai traduttori nostrani