Caro Renato,
la tua scomparsa ci lascia attoniti e un po’ più poveri. Eravamo abituati al tuo sostegno culturale, alla tua ironia graffiante ma mai volgare. Dietro la tua apparenza da gentlaman si celavano idee vere, crude ed eretiche. In questo panorama spesso desolante avere la possibilità di confrontarci con te era un privilegio raro.
Ricordo in particolare la nostra battaglia sulla tutela della lingua italiana, mi avevi spronato a presentare la proposta di istituzione del Consiglio Superiore della Lingua Italiana per contrastare l’intrusione dei termini stranieri. Una bella idea da Patriota quale eri.
Sono felice che questa battaglia sia più che mai attuale, d’altronde il tuo pensiero non era mai solo astratto ma aveva la particolarità di riuscire ad essere reale, le famose “idee che diventano azioni” per te non erano un mero slogan ma un metodo di lavoro.
Farò di tutto per riuscire ad attuare quella legge perché so quanto ci tenevi. Presto ci accorgeremo di come saremo rimasti più soli quando, assaliti da dubbi e desiderosi di avere consigli non avremo più la possibilità di contattarti.
Buon Viaggio Renato qui comunque hai lasciato la tua eredità che resterà per sempre viva.
* sottosegretario all’Istruzione del governo Meloni