Una voce grida pace nel deserto ed è quella di Papa Bergoglio. Un messaggio carico di complessità e preoccupazione. Il conflitto tra Russia e Ucraina ha rimesso in moto le lancette della Storia e ricacciato il pianeta in una spirale di terrore. Si torna a parlare, infatti, di armi nucleari e di nuovi piani di riarmo. «È la terza guerra mondiale», dice Francesco. Un’analisi spesso banalizzata dai media e dalle parti in causa. Le iniziative del pontefice vanno però lette tenendo assieme più livelli (politica, diplomazia, religione e spiritualità). Una visuale altra che suscita più di un interrogativo.
Con il saggio “Il dramma di Caino e Abele. Papa Francesco e la guerra tra russi e ucraini” (Algra editore), il giornalista Fernando Massimo Adonia spiega perché il pontefice ha deciso di non schierarsi con nessuno dei contendenti in campo, eccetto gli innocenti e le popolazioni martorizzate, e di tenere aperto qualsiasi canale di dialogo affinché le ostilità possano cessare quanto prima. Dietro ci sono motivazioni importanti, tutte coincidenti.
Le parole di Bergoglio: «Mentre si assiste a un macabro regresso di umanità, mi chiedo, insieme a tante persone angosciate, se ci sia la volontà di evitare una continua escalation militare e verbale; se si stia facendo tutto il possibile perché le armi tacciano».
«Era impensabile – spiega Adonia – che potesse scoppiare una guerra nel cuore d’Europa, non dopo la caduta del muro di Berlino. La storia sembrava diretta verso un’altra direzione: verso la pace e il dialogo tra popoli e nazioni. Invece no: è successo. Il mondo brucia e la guerra in Ucraina rappresenta la saldatura tra tanti conflitti sparsi dove a combattersi sono sempre gli stessi attori globali. Gli Stati tornano a investire sulle armi, mentre la forbice tra i ricchi del Pianeta e i più poveri è aumentata drammaticamente».
*Fernando Massimo Adonia, Il dramma di Caino e Abele. Papa Francesco e la guerra tra russi e ucraini” (Algra editore), euro 10
Qualsiasi Papa non si schiera o non dovrebbe e quindi anche l’attuale. Sulla guerra le responsabilità sono molteplici,dalla Russia,alla stessa Ucraina, dagli Usa all’Europa,nessuno può dirsi santarellino
Il Papa non ha potere e neanche autorevolezza di mediazione. Può giusto invogliare alla preghiera…