Una mozione per intitolare uno spazio pubblico ad Almerigo Grilz a 70 anni dalla nascita”, è la proposta di Michele Pisano, capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio comunale a Quartu Sant’Elena.
“Almerigo è stato il primo giornalista a cadere vittima in un teatro di guerra sin dal secondo conflitto mondiale. Ricordare lui e tutti i giornalisti caduti è un modo per rendere onore a chi ha perso la propria vita per raccontare, documentare e testimoniare”, dichiara Pisano, presentando la mozione depositata in Consiglio comunale.
Il testo della mozione
Premesso che è competenza della Commissione Toponomastica proporre alla Giunta l’intitolazione di strade, piazze o aree verdi e che la stessa Commissione sta procedendo, insieme con gli Uffici, a visionare costantemente lo stato delle diverse intitolazioni laddove necessarie;
Considerato che, una volta terminata questo opportuno monitoraggio, si potrà tener conto delle diverse proposte – tra cui quella avanzata con la presente mozione – per procedere alle intitolazioni negli spazi in cui queste fossero necessarie;
Questa proposta intende ricordare la persona di Almerigo Grilz, nato a Trieste l’11 aprile 1953 e morto a Caia, in Mozambico, il 19 maggio 1987. Almerigo era un giornalista, inviato di guerra indipendente. Nel 1977 si iscrive all’albo dei giornalisti e in seguito fonda il Centro Nazionale Audiovisivi, con i primi servizi girati in Libano durante il conflitto.
Almerigo Grilz prende parte a numerosi scenari di guerra: Afghanistan, Libano, Etiopia, Mozambico, per poi proseguire in Cambogia, Birmania e Thailandia. Continuò poi nelle Filippine, documentando la guerriglia e le elezioni.
Nel 1983 fondò l’agenzia giornalistica Albatross, che produsse servizi, scritti, video da diverse aree del mondo coinvolte in guerriglie, rivoluzioni, conflitti. I suoi servizi fuori acquistati da numerose testate giornalistiche, tra cui CBS, France 3, NBC e TG1, oltreché Panorama e Rivista Italiana Difesa.
Il 19 maggio 1987, mentre si trovava in Mozambico a riprendere e raccontare la guerriglia tra la Resistenza Nazionale Mozambicana e il Fronte di Liberazione del Mozambico, venne colpito alla nuca da una pallottola vagante. La sua morte è stata tristemente documentata da lui stesso, caduto esanime con la cinepresa in spalla. Il suo corpo riposa ancora lì, dove morì, a fianco a un imponente albero.
Almerigo Grilz risulta essere il primo giornalista italiano vittima in un teatro di guerra dalla fine della secondo conflitto mondiale. Un triste primato, cui seguiranno purtroppo anche altri giornalisti Marco Luchetta, Ilaria Alpi, Guido Puletti, Marcello Palmisano, Gabriel Gruener, Antonio Russo, Maria Grazia Cutuli, Raffaele Ciriello, Enzo Baldoni, Fabio Polenghi, Andrea Rocchelli, Simone Camilli, senza dimenticare gli operatori Alessandro Ota, Dario D’Angelo e Miran Hrovatin;
SI FA MOZIONE AFFINCHÉ
Al termine del monitoraggio degli spazi pubblici avviato dalla Commissione Toponomastica e dagli uffici comunali, si possa individuare una o più aree da intitolare ad Almerigo Grilz, primo giornalista italiano vittima in un teatro di guerra dalla fine del secondo conflitto mondiale, e alla memoria di tutti i giornalisti uccisi.