Rudyard Kipling lo definì il “mestiere più antico del mondo” ma in Occidente ha assunto via via connotazioni differenti ed è stato un fenomeno sempre mutevole. Lo dimostra Marzio Barbagli, sociologo, storico, accademico dei Lincei, docente nell’Ateneo bolognese, nel suo ultimo libro sulla prostituzione in Occidente dal Duecento ai giorni nostri. Nella società urbana di quegli anni si sviluppò, con una sempre maggiore diffusione, una serie di traffici e scambi commerciali. Fra questi non fece eccezione, anzi assunse una maggiore importanza, la compravendita di prestazioni sessuali.
L’autore sviluppa con piglio tanto storico quanto sociologico l’economia del sesso a pagamento registrandone l’evoluzione, i comportamenti sociali, le leggi, a volte mutevoli e restrittive, la percezione nelle comunità della donna pubblica e l’impatto con la morale del tempo.
Barbagli non tratteggia soltanto la tipologia di prostituzione di basso livello (le meretrici) o di alto livello (le famose cortigiane) ma interpreta tutto il mondo che riguarda quella attività ricorrendo a documenti poco consultati e avvalendosi di una bibliografia dalla mole impressionante. Così, emerge che nello svolgersi dei secoli la prostituzione è stata stigmatizzata, deprecata ma sostanzialmente tollerata come “male necessario”. Quanto meno, i popoli in Europa hanno silenziosamente accettato questa realtà. Il sociologo descrive anche i luoghi dove avvenivano gli incontri, le definizioni contrattuali fra donne pubbliche e mezzani, lenoni, gestori di locali dove erano favoriti e promossi gli incontri. Poi descrive la clientela, molto varia e differente al proprio interno: studenti, immigrati, mercanti, pellegrini, militari. Emergono aspetti di particolare interesse anche per comprendere la sessualità nell’Occidente medievale. Interessante l’analisi di Maria Maddalena che avrebbe avuto un ruolo importante nella religione e nella teologia cattolica perché donna persa ma poi redenta e fedele a Gesù. In realtà lei è la sovrapposizione di tre figure di donne ma nell’immaginario è rimasta la prostituta pentita. Dato importante in quanto nel momento in cui Gesù risorge non si presenta alla madre Maria, né ai propri discepoli o ai grandi sacerdoti, ma come testimone del tempo preferisce una persona umilissima e all’ultimo gradino della scala sociale, una prostituta che si è pentita e ha fatto propria la fede cristiana. Una parabola che mostra come viene ricomposto il conflitto fra prostituzione e vivere religioso attraverso il pentimento.
L’espansione del meretricio alla fine del Medioevo andava di pari passo all’urbanizzazione, all’arrivo in città di studenti o lavoratori di altre città, ma anche alla povertà che spesso spingeva delle poverissime giovani a scegliere la via della prostituzione per garantire il minimo sostentamento a sé e alla propria famiglia. Arrivando all’era moderna, la prostituzione viene considerata, come detto, un male minore, necessaria per garantire l’ordine sociale. Infatti la repressione della prostituzione fu allentata di molto e i Comuni preferirono gestire e regolamentare i bordelli. Nell’età moderna, a partire dal Settecento, sorse in maniera diffusa l’emergenza sanitaria con la diffusione delle malattie veneree. Le prostitute furono iscritte in registri cittadini, le case di tolleranza erano controllate e le visite mediche rese obbligatorie. Solo nell’Ottocento si svilupparono filoni di protesta per abolire la prostituzione dietro spinte religiose ma anche per per ragioni etiche. Proposte recepite in vari paesi, primi fra tutti l’ Inghilterra e la Norvegia. L’Italia abolì le case chiuse nel 1958 con la legge Merlin. Barbagli sottolinea come la rivoluzione sessuale, ormai nel Novecento, causò un crollo della domanda di sesso venale.
Questo libro è un grande affresco della sessualità in Occidente con un taglio scientifico e molto documentato, senza mai lasciare spazio a facili e gratuite pruderie pur riportando aneddoti davvero interessanti.
*Comprare piacere. Sessualità e amore venale dal Medioevo a oggi, di Marzio Barbagli, Il Mulino ed., pagg. 636, euro 36