“Paolo Vive” e la mafia oggi perde. Ecco al sintesi di una giornata storica.
Ha fatto bene il premier Giorgia Meloni a volare a Palermo per congratularsi con i Ros dei carabinieri e con gli inquirenti che hanno arrestato il boss latitante Matto Messina Denaro. Il colpo all’immagine già ammaccata della mafia siciliana è parte di un percorso di riaffermazione della legalità e del potere dello Stato, una campagna che va proseguita con ancora maggiore intensità e con cura nel migliorare la legislazione contro la criminalità organizzata, come spiegato in una recente intervista dal sottosegretario Andrea Delmastro sul Corsera.
La battaglia della Generazione Borsellino
La Generazione Borsellino è il cuore della nuova classe dirigente della destra di governo: ogni parlamentare, cresciuto nel Fronte della Gioventù o in Azione Giovani, ha nel proprio pantheon l’immagine del magistrato palermitano che da universitario militò nel Fuan Fanalino.
Dai cortei nell’anniversario della morte di Borsellino a Palermo a Palazzo Chigi c’è un filo rosso: è quello della lotta senza quartiere alle mafie, del contrasto delle culture mafiose e della liberazione del Sud da giogo delle camorre e dei mandamenti.
Il riscatto del popolo meridionale passa da qui e la destra patriottica deve così diventare ancora di più l’interlocutore privilegiato di chi sogna un’Italia migliore senza l’infamia criminale, nonché incarnare il ruolo di baluardo contro quello che resta di una organizzazione tentacolare sempre meno potente, con i suoi componenti ormai braccati dagli uomini dello Stato.
Non facciamo tanto trionfalismo fuori luogo… I corleonesi sono un po’ l’archeologia delle mafie ed in questi decenni ho visto, come tutti, il rafforzarsi delle mafie, non la loro sconfitta, purtroppo… Il narcotraffico, l’usura, l’illegalità trionfano sotto i nostri occhi nell’impotenza (o la collusione, ancor peggio) di pezzi di Stato…
Basta retorica con il povero Borsellino, inutilmente sacrificatosi perchè nulla cambiasse… Lui cercava pluriassassini, certo, per questo ci lasciò la vita, ma mentre lui e successori perseguivano scampoli di storia criminale in gran parte passata, con anziani a piede libero per decenni, nuove e poderose mafie sorgevano e si imponevano con forza devastante, ben superiore a quella dei corleonesi, buoni per alcune carriere ed ora per film e serial TV…
Ben Detto, concordo perfettamente..
Con tutto quanto in Italia si spende per mantenere le nostre 5 o 6 gloriose polizie (oltre ad una magistratura, ovviamente sempre al di là di ogni sospetto), dovremmo essere il Paese più sicuro, almeno dell’Occidente. Invece tra micro e macro criminalità la sensazione d’insicurezza, l’illegalità, la percezione di corruzione ecc., dati alla mano, sono elevatissime. Perchè? Perchè qualcuno fa il delinquente in divisa? Perchè le polizie investono quasi tutte le loro energie a farsi la guerra tra di loro? Adesso non facciamo ridere con l’euforia della cattura (o autoconsegna?), dopo 30 anni di caccia spietata (!) di un anziano malato terminale, che neppure era un capo, pare…