• Home
  • Il Clan
  • Privacy Policy
  • Contatti
domenica 5 Febbraio 2023
No Result
View All Result
Barbadillo
  • Politica
    • Difesa
    • Grilleide
    • La Destra riparte da…
    • Tarantelle
  • Corsivi
  • Le interviste
  • Esteri
  • Economia
  • Cronache
  • Cultura
    • Artefatti
    • fedi e religioni
    • Fumetti
    • Libri
    • Musica
    • Ritratti non conformi
    • Sacro
    • Scuola/Questionario proustiano
    • Televisionando
  • Sport
    • Boxe
    • Figurine
    • Il raccattapalle
    • Pallone mon amour
    • Storie di Calcio
  • Scintill&digitali
  • Videogames
  • Parola ai lettori
Barbadillo
  • Politica
    • Difesa
    • Grilleide
    • La Destra riparte da…
    • Tarantelle
  • Corsivi
  • Le interviste
  • Esteri
  • Economia
  • Cronache
  • Cultura
    • Artefatti
    • fedi e religioni
    • Fumetti
    • Libri
    • Musica
    • Ritratti non conformi
    • Sacro
    • Scuola/Questionario proustiano
    • Televisionando
  • Sport
    • Boxe
    • Figurine
    • Il raccattapalle
    • Pallone mon amour
    • Storie di Calcio
  • Scintill&digitali
  • Videogames
  • Parola ai lettori
Barbadillo
Home Cultura

L’insostenibile inutilità degli intellettuali cortigiani

La sabbia della clessidra seppellisce tutto non solo i diverbi, i bisticci, ma anche tanti corpi.  I pensatori sono megalomani, narcisisti, si parlano addosso

by Gianfranco Andorno
17 Gennaio 2023
in Cultura
3
Un quadro di Mafai

Il 15 Aprile 1944 tre gappisti uccidono a colpi di pistola l’anziano filosofo Giovanni Gentile. È un chiaro messaggio anche se crudele, che nella società dell’avvenire non ci sarà posto per gli ideologi del fascismo. Esecuzione inutile, perché al cambiamento di regime un gregge di scrittori, pittori, cineasti e pensatori abbandona la vecchia palandrana e indossa la nuova, senza conati di vergogna. L’intellettuale conferma di essere il giullare che sta sempre con il principe, chiunque esso sia. Da Gramsci il monito caduto nel vuoto: gli intellettuali sono convinti di mantenere il controllo ideologico, cioè di comandare le masse considerandole sempre bambine. E non sono neutrali, al di sopra per il loro sapere, ma classe sociale. 

Comunque c’è stata la “liberazione”: l’intellettuale cerca di adeguarsi e scopre l’impegno, il greve engagement. Basta ululare alla luna; dobbiamo celebrare il popolo e il lavoro, detergere il sudore.  Il mito è il minatore russo Stachanov. L’impegno dovrebbe essere il feto che produce il nuovo, ma per tanti sarà uno zaino da portare che opprime. Qualcuno esagera: si addentra nella “proprietà privata linguistica e di sfruttamento linguistico-comunicativo”, ovvero lotta contro la lingua usata dai padroni che conduce a una “libertà illusoria”. Di questi si perde traccia, smarriti negli abbecedari.  

E l’epurazione? Operazione strana, che permetterà un tiro al bersaglio ridicolizzando i voltagabbana. Solo un caso. Giorgio Bocca, ormai nonno, minaccia di prendere il mitra e ritornare a fare il partigiano a fronte di un successo della destra. Eppure ha scritto in lode ai Protocolli dei Savi di Sion, la famosa opera antisemita. E guai a ricordarglielo!  

Gli anni scorrono e monta la polemica di Vittorini con Togliatti per il dibattito politica e cultura. Vittorini sembra schierarsi con il disimpegno, liberarsi dalla morsa del partito ma a sua volta la imporrà nella letteratura. Libri bocciati e censure: Il Gattopardo sarà da lui rifiutato e pubblicato solo dopo la morte dell’autore. Anche Calvino eseguirà bocciature clamorose. Paraninfi degli editori tiranneggiano una pletora di lacrimosi scribacchini, qualcuno dei quali si suiciderà. E sopravvalutano i cortigiani come Moravia. Da notare che il suo libro capolavoro, Gli indifferenti, è stato pubblicato nel 1929! Frattanto c’è l’euforia del boom economico e lo sfarfallio di dollari e rubli sborsati per aggiudicarsi la famosa egemonia. 

La carovana continua il suo allegro tran tran borghese con i figli apostati che nel ’68 gli gridano: “Morirete tutti di comodità!”  Ahimè, ecco a disturbare nel 1977 il terribile quesito: “Faresti il giudice popolare in un processo alle brigate rosse?” A Torino ne viene rimandato uno per la diserzione di tutti i giudici. Sindrome depressiva: paura! E gli intellettuali sono coraggiosi o vigliacchi? Montale: “Non andrei, il precetto evangelico dice di non giudicare.” Umberto Eco: “No, non mi suicido.” Sciascia: “Non accetterei per non far da cariatide a questo disfacimento…”  Sanguineti lo accuserà di essere una sentinella che diserta. Notevole Testori con il suo: la poesia è un verme. “Un verme che striscia per distruggere, con la disperata richiesta di una libertà che scardina le prigioni, che striscia per aderire alla povera gloria della carne, al dolore del sangue.” 

Nessun intellettuale si siederà sugli scranni del tribunale, solo un cicaleccio in famiglia, ma non è finita. Il 16 Marzo 1978 avviene il sequestro Moro con l’eccidio della scorta. Lo sdegno è unanime ma loro, le mosche cocchiere, che diranno? Metafore e chiacchere a non finire, immaginiamo. Pasolini, quello stesso che vogliono fare patrono d’Italia, conciona di processo al palazzo del potere sul “corsera” ed arrivano i brigatisti a colpire il cuore dello Stato. Esiste una tragica attinenza? I terroristi sono i Cavalieri dell’Apocalisse giunti a briglia sciolta a far giustizia? 

Le cicale questa volta sono restie a stornellare.  Testori inizia con: “Accuso e condanno la cultura”. Bel colpo!  “Queste morti sono le stazioni gloriose di una via Crucis senza Dio e sul Golgota c’è la turpe fabbrica,” si lamenta. Asor Rosa: “Ci sono due società parallele. Quella integrata e quella emarginata.” Ferrarotti insinua che la mitologia della P38 è nel manifesto del futurismo di Marinetti. (Accidenti!) Si rimproverano i silenzi e Calvino: “Non abbiamo più commenti. Vedo un complotto oscuro.”  Bobbio: “Se gli intellettuali non hanno aperto subito il becco hanno fatto bene.” Piccioni: “Sono i frutti dell’odio maturati dalla lotta di classe.” Vinciguerra si scaglia contro i pedagoghi del crimine e ci mette anche Moravia che si sente estraneo. Una sezione toscana CGIL-scuola approva quanto accaduto destando “aberrazione”.  E il florilegio termina con il pilatesco slogan: “Né con le BR né con lo Stato,” adottato da Sciascia sulle orme di Lotta Continua.

La sabbia della clessidra seppellisce tutto non solo i diverbi, i bisticci, ma anche tanti corpi.  Gli intellettuali sono megalomani, narcisisti, si parlano addosso. Ferretti si avventura ne: l’autocritica dell’intellettuale, così altri.  Sino a Battista che scrive sull’estinzione degli intellettuali d’Italia. Nel 2009: è un profeta! In effetti sono scomparsi, dove sono finiti? Una folla di gnomi dalle faccette gialle, gli emoji, li hanno rosicchiati, alienati, e c’è stato il funerale del nozionismo. Sono comandati dai giovani in rivolta che usano un linguaggio elementare, l’emoticon, un insieme di abbreviazioni, parentesi, e basta. Una sorta di esperanto enigmatico da iniziati, da cospiratori. Giovani che sono gli allievi della scuola liberata, degli esami collettivi ecc. 

Il Ferrarotti è contro l’onnipotenza tecnica, avversa il suo delirio tecnologico. “Altro che il pastore dell’essere di Heidegger,” sbotta. Boccia il diritto all’ozio. E cita la “Fenomenologia dello spirito” di Hegel, sicuro che nessuno andrà a consultarlo. Ma l’insigne sociologo che ha questo buffo sfogo da luddista compie 96 anni, è un “festival excelsior” del passato.  

Gli intellettuali sono colpevoli di questa necrosi culturale? Gli intellettuali servono? Non lo so, ma se ho qualche quesito chiedo alla rete e vado a passeggiare con il mio Avatar. 

@barbadilloit

Gianfranco Andorno

Gianfranco Andorno

Gianfranco Andorno su Barbadillo.it

Tags: gianfranco andornointellettuali

Related Posts

La rivista “Fuoco” in convegno su “Se questo è l’uomo” tra pensiero unico e metaverso

La rivista “Fuoco” in convegno su “Se questo è l’uomo” tra pensiero unico e metaverso

1 Febbraio 2023
Perché rileggere le riflessioni sulla spiritualità  di Nikolaj Berdjaev

Perché rileggere le riflessioni sulla spiritualità di Nikolaj Berdjaev

1 Febbraio 2023

La fenomenologia dei 56 anni nelle morti mitiche: da Romolo a Dante Alighieri e Pascoli

La Chiesa, la fede e i falsi moralisti-moralizzatori

Segnalibro. L’occulto e l’insolito quotidiano della nostra coscienza

I nuovi romanzieri? A Torino arriveranno dalle case popolari

Riviste. Il nuovo numero di “Partecipazione” tra sindacato, corpi intermedi e Mare nostrum

“La società senza dolore” e l’uomo che rifugge dalla realtà (e dalla vita)

Musei. Perché visitare l’Istituto Storico e di Cultura dell’Arma del Genio

Comments 3

  1. Guidobono says:
    3 settimane ago

    L’intellettuale, come l’artista, è cortigiano da sempre. Anche Gramsci lo era, di Stalin. Lo erano i comunisti del tempo. Poi, c’è sempre qualche solitario oppositore, ma ben pochi…

  2. Guidobono says:
    3 settimane ago

    A Torino l’avvocato Croce pagherà con la vita il suo rifiuto di piegarsi al folle diktat delle Brigate Rosse, accettando la loro difesa d’ufficio.

  3. Guidobono says:
    3 settimane ago

    Il 1968 fu un cancro immane, le cui metastasi sono giunte sino a noi.

Lascia un commento Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Più letti

  • L’intervista.  Goikoetxea: “Il fallo su Maradona? La mia croce”

    L’intervista. Goikoetxea: “Il fallo su Maradona? La mia croce”

    0 shares
    Share 0 Tweet 0
  • Il caso. L’errore di restituire i marmi dei Musei Vaticani alla Grecia

    0 shares
    Share 0 Tweet 0
  • Segnalibro. “Eurasia” e l’attuale ciclo politico dell’Europa

    0 shares
    Share 0 Tweet 0
  • Difesa. La memoria del cordiale in bustina (simbolo di un’Italia che non c’è più)

    33 shares
    Share 33 Tweet 0
  • Fenomeno Cognetti, le otto montagne in ciascuno di noi

    0 shares
    Share 0 Tweet 0

Seguici su Facebook

Siti amici

  • 10 righe dai libri
  • Appennini di Gian Luca Diamanti
  • Arianna Editrice
  • Associazione Eumeswil Firenze
  • Calcio e statistiche
  • Diretta.it
  • Eclettica edizioni
  • Finanza Sexy
  • Hamelin Prog – Progressive Rock Magazine
  • Il blog di Roberto Perrone
  • Il diario del gigante Paolo Isotta
  • L'eminente dignità del provvisorio
  • linkiesta
  • melascrivo
  • Polémia
  • Rivista Visio
  • SilviaValerio.it
  • Storia in rete
Facebook Twitter Instagram

“All’orizzonte di quell’oceano ci sarebbe stata sempre un’altra isola, per riparsi durante un tifone, o per riposarsi e amare”.
Hugo Pratt

Barbadillo è un laboratorio di idee nel mare del web che, a differenza d’altri, non naviga a vista. Aspira ad essere un hub non conformista, un approdo libero nel quale raccogliere pensieri e parole e dove donne e uomini in marcia possono fermarsi a discutere insieme di politica, ecologia, musica, film, calcio, calci, pugni e rivoluzione.

Ultimi articoli

“No time to die”: la debolezza di Bond al tempo della cancel culture

Segnalibro. James Bond ha 60 anni (ma non li dimostra affatto)

5 Febbraio 2023
“Vaincre ou Mourir”, il successo del film sul genocidio in Vandea

“Vaincre ou Mourir”, il successo del film sul genocidio in Vandea

4 Febbraio 2023
Respirare l’Appennino dei patres

Respirare l’Appennino dei patres

3 Febbraio 2023

Ultimi commenti

  • Guidobono su Il punto (di M.Veneziani). Le ragioni dell’anticonformismo (anche) al tempo del governo Meloni
  • Guidobono su Il punto (di M.Veneziani). Le ragioni dell’anticonformismo (anche) al tempo del governo Meloni
  • Giulio De Gregorio su “Vaincre ou Mourir”, il successo del film sul genocidio in Vandea
  • paolo su Respirare l’Appennino dei patres
  • paolo su “Vaincre ou Mourir”, il successo del film sul genocidio in Vandea
  • Guidobono su Focus. Il Piano Mattei e l’orizzonte mediterraneo del governo Meloni
  • Luca su “Vaincre ou Mourir”, il successo del film sul genocidio in Vandea

with by amdotcom

No Result
View All Result
  • Politica
    • Difesa
    • Grilleide
    • La Destra riparte da…
    • Tarantelle
  • Corsivi
  • Le interviste
  • Esteri
  • Economia
  • Cronache
  • Cultura
    • Artefatti
    • fedi e religioni
    • Fumetti
    • Libri
    • Musica
    • Ritratti non conformi
    • Sacro
    • Scuola/Questionario proustiano
    • Televisionando
  • Sport
    • Boxe
    • Figurine
    • Il raccattapalle
    • Pallone mon amour
    • Storie di Calcio
  • Scintill&digitali
  • Videogames
  • Parola ai lettori
Questo sito utilizza cookie per fornirti la migliore esperienza di navigazione. Se continui nella navigazione acconsenti all'uso dei cookie.OkLeggi di più