• Home
  • Il Clan
  • Privacy Policy
  • Contatti
mercoledì 22 Marzo 2023
No Result
View All Result
Barbadillo
  • Politica
    • Difesa
    • Grilleide
    • La Destra riparte da…
    • Tarantelle
  • Corsivi
  • Le interviste
  • Esteri
  • Economia
  • Cronache
  • Cultura
    • Artefatti
    • fedi e religioni
    • Fumetti
    • Libri
    • Musica
    • Ritratti non conformi
    • Sacro
    • Scuola/Questionario proustiano
    • Televisionando
  • Sport
    • Boxe
    • Figurine
    • Il raccattapalle
    • Pallone mon amour
    • Storie di Calcio
  • Scintill&digitali
  • Videogames
  • Parola ai lettori
Barbadillo
  • Politica
    • Difesa
    • Grilleide
    • La Destra riparte da…
    • Tarantelle
  • Corsivi
  • Le interviste
  • Esteri
  • Economia
  • Cronache
  • Cultura
    • Artefatti
    • fedi e religioni
    • Fumetti
    • Libri
    • Musica
    • Ritratti non conformi
    • Sacro
    • Scuola/Questionario proustiano
    • Televisionando
  • Sport
    • Boxe
    • Figurine
    • Il raccattapalle
    • Pallone mon amour
    • Storie di Calcio
  • Scintill&digitali
  • Videogames
  • Parola ai lettori
Barbadillo
Home Cultura

Serie TV. “Cronache criminali” racconta gli anni ’70 e la morte di Ramelli

Nella trasmissione di Giancarlo De Cataldo uno spaccato di una guerra civile a bassa intensità

by Francesco Marrara
18 Dicembre 2022
in Cultura, Televisionando
0
La lapide commemorativa per il patriota Sergio Ramelli

Lo scorso 12 dicembre 2022, in seconda serata è andato in onda su Rai Uno, “Cronache Criminali. Anni ’70 la violenza politica”. Giancarlo De Cataldo, il conduttore, racconta uno spaccato di violenza politica che ha visto contrapporsi – nelle piazze e nelle strade delle città italiane – militanti di destra e sinistra. Nella fattispecie del caso ci soffermeremo sull’omicidio, avvenuto a Milano nel 1975, di Sergio Ramelli. La vicenda della morte del giovane militante del Fronte della Gioventù è stata ricostruita, oltre che dal conduttore, dal giudice Guido Salvini. 

12 dicembre 1969

Con l’attentato di Piazza Fontana si ha l’inizio della Strategia della tensione. Con questo termine, si delinearono un complesso di paure per mezzo delle quali il popolo italiano avrebbe finito per accettare una soluzione autoritaria, un colpo di stato, un riflesso d’ordine. 

In generale, gli anni Settanta, furono anni in cui non si poteva essere agnostici. Bisognava, in un modo o nell’altro, militare da una parte o dall’altra: stragismo, lotta armata, violenza politica rappresentarono i connotati del forte scontro ideologico tra fascisti e antifascisti, tra comunisti e anticomunisti. 

La vicenda Ramelli 

Sergio Ramelli, viveva in una zona periferica di Milano. Correva l’anno 1975 e Ramelli frequentava l’ITIS “Ettore Molinari”. Iscritto al Fronte della Gioventù, si scoprì della sua militanza a “destra” per via di un tema scolastico. Nel suo elaborato il giovane condannò l’uccisione di Giuseppe Mazzola e Graziano Giralucci uccisi l’anno precedente nella sede del MSI di Padova.

Il tema costò caro a Ramelli tant’è che venne messo alla gogna e fu costretto a cambiare scuola. 

L’omicidio 

“Uccidere un fascista non è reato!” era questo lo slogan nel nome del quale negli Anni di Piombo furono compiute una serie di atrocità e violenze nei confronti dei giovani militanti di “destra”: la tragica vicenda di Sergio Ramelli ne rientra a pieno titolo. 

Il giovane, come raccontanto nel corso della trasmissione, dopo la vicenda del tema venne pedinato in lungo e in largo. Fu così che, il 13 marzo 1975 mentre stava ritornando a casa, Ramelli venne aggredito alle spalle e colpito alla testa con una chiave inglese da otto-nove studenti di medicina. I funerali, oltremodo osteggiati, si celebrarono il 2 maggio 1975. Si trattò di una vera propria mossa politica come dimostrato anche dai vari despitaggi che impedirono fin da subito di arrivare ai colpevoli. Solamente anni dopo nel corso di un altro processo, il quale vedeva coinvolti alcuni militanti di Prima Linea, si riuscì a scoprire che furono i militanti di Avanguardia Operaia ad assassinare il giovane Ramelli. Questi, in seguito, furono condannati per omicidio volontario. 

Spirito di riconciliazione possibile? 

Dopo circa una mezz’oretta sul caso Ramelli la trasmissione con la canzone di Gianfranco Manfredi, “Ma chi ha detto che non c’è”, si introduce l’omicidio di Francesco Lorusso militante di Lotta Continua avvenuto nel 1977 e la trasmissione fa il suo corso.

Dopo anni di silenzio, anche se in tarda serata, finalmente il telespettatore italiano ha potuto conoscere – pur sempre per sommi capi – la storia di Sergio Ramelli. Infatti, chi si aspettava un racconto esaustivo probabilmente sarà rimasto deluso. Mezz’oretta scarsa per ricostruire un caso così complesso e articolato non poteva obiettivamente risultare sufficiente. D’altronde, secondo quanto dichiarato del conduttore, la trasmissione aveva lo scopo di porsi nell’ottica dello spirito di riconciliazione con il fine di superare i tragici eventi degli anni di Piombo. In tal senso, si è fatto riferimento al discorso di insediamento alla presidenza del Senato – tenutosi il 13 ottobre 2022 – del Presidente del Senato Ignazio La Russa il quale come noto fu il legale della famiglia Ramelli. 

Insomma, un piccolo passo in avanti, necessario ma non soddisfacente, che dovrebbe fare riflettere il mondo della “destra” – soprattutto chi opera a livello istituzionale – sull’importanza di occupare degli spazi mediatici e culturali. Solo così tragiche vicende come quelle di Ramelli potranno avere lustro e memoria nella prospettiva di una vera riconciliazione nazionale. 

@barbadilloit

Francesco Marrara

Francesco Marrara

Francesco Marrara su Barbadillo.it

Visualizzazioni: 0
Tags: cronache criminalifrancesco marrarasergio ramelli

Related Posts

“Sotto la cupola del vero” sulla strada della Tradizione

“Sotto la cupola del vero” sulla strada della Tradizione

16 Marzo 2023
Ricolfi e la Mastrocola contro i nuovi censori di libertà e linguaggio

Ricolfi svela il tranello contro Meloni: sull’immigrazione vogliono creare problemi al governo

14 Marzo 2023

“Giulio Cesare” di Montherlant e il prodigio dell’atto puro

Segnalibro. Onizuka, una vita difficile e spericolata fra le avventure e “il dubbio”

Il ritratto. Alex Langer, un profeta alla ricerca di una comunità senza riferimenti ideologici

Annotazioni brevi sulla “battaglia per la vita”

Il punto (di G. Malgieri). Dov’è finita la bellezza dopo l’eclissi del sacro?

“A Ovest con René Guénon” e la tradizione di Roma

“Uomo di mare” di Pierre Loti e l’incognita della vita

Più letti

  • L’intervista. Cabona: “Sigonella? Craxi con ‘no’ alle ingerenze Usa voleva chiudere il dopoguerra italiano”

    Viaggi&Patrie/10. Cabona: “Ma non abbiate lo sguardo dei neo-colonizzatori, dei maestrini dell’Occidente”

    0 shares
    Share 0 Tweet 0
  • Alain de Benoist: “La questione identitaria e la modernità”

    0 shares
    Share 0 Tweet 0
  • StorieDi#Calcio. Pietro Michesi il romano de Roma che castigò la Lazio (col Catanzaro)

    0 shares
    Share 0 Tweet 0
  • Giornale di bordo. Fenomenologia di Elly Schlein (farà del Pd un partito radicale di massa)

    0 shares
    Share 0 Tweet 0
  • Elly Schlein e il retroterra dell’ideologia marxista

    0 shares
    Share 0 Tweet 0

Seguici su Facebook

Siti amici

  • 10 righe dai libri
  • Appennini di Gian Luca Diamanti
  • Arianna Editrice
  • Associazione Eumeswil Firenze
  • Calcio e statistiche
  • Diretta.it
  • Eclettica edizioni
  • Finanza Sexy
  • Hamelin Prog – Progressive Rock Magazine
  • Il blog di Roberto Perrone
  • Il diario del gigante Paolo Isotta
  • L'eminente dignità del provvisorio
  • linkiesta
  • melascrivo
  • Polémia
  • Rivista Visio
  • SilviaValerio.it
  • Storia in rete
Facebook Twitter Instagram

“All’orizzonte di quell’oceano ci sarebbe stata sempre un’altra isola, per riparsi durante un tifone, o per riposarsi e amare”.
Hugo Pratt

Barbadillo è un laboratorio di idee nel mare del web che, a differenza d’altri, non naviga a vista. Aspira ad essere un hub non conformista, un approdo libero nel quale raccogliere pensieri e parole e dove donne e uomini in marcia possono fermarsi a discutere insieme di politica, ecologia, musica, film, calcio, calci, pugni e rivoluzione.

Ultimi articoli

Focus (di M.Lavezzo). Il mandato per Putin: la corte penale internazionale ovvero le disavventure della virtù

Focus (di M.Lavezzo). Il mandato per Putin: la corte penale internazionale ovvero le disavventure della virtù

21 Marzo 2023
Quarant’anni dopo i Verdi (in Italia) non sono mai decollati

Quarant’anni dopo i Verdi (in Italia) non sono mai decollati

21 Marzo 2023
Le lacune delle forze armate del Regno Unito e le critiche Usa

Le lacune delle forze armate del Regno Unito e le critiche Usa

21 Marzo 2023

Ultimi commenti

  • Guidobono su Quarant’anni dopo i Verdi (in Italia) non sono mai decollati
  • Guidobono su Focus (di M.Lavezzo). Il mandato per Putin: la corte penale internazionale ovvero le disavventure della virtù
  • Gallaro' su Giorgia Meloni al congresso Cgil: l’attenzione al lavoro cardine della destra sociale
  • Guidobono su F1. Ferrari di male in peggio nel solito trionfo Red Bull
  • Guidobono su Le lacune delle forze armate del Regno Unito e le critiche Usa
  • Guidobono su Focus (di M.Lavezzo). Il mandato per Putin: la corte penale internazionale ovvero le disavventure della virtù
  • pasquale ciaccio su Alain de Benoist: “Distinguere l’Ue dall’Europa e sognare un Nomos della terra multipolare”

with by amdotcom

No Result
View All Result
  • Politica
    • Difesa
    • Grilleide
    • La Destra riparte da…
    • Tarantelle
  • Corsivi
  • Le interviste
  • Esteri
  • Economia
  • Cronache
  • Cultura
    • Artefatti
    • fedi e religioni
    • Fumetti
    • Libri
    • Musica
    • Ritratti non conformi
    • Sacro
    • Scuola/Questionario proustiano
    • Televisionando
  • Sport
    • Boxe
    • Figurine
    • Il raccattapalle
    • Pallone mon amour
    • Storie di Calcio
  • Scintill&digitali
  • Videogames
  • Parola ai lettori
Questo sito utilizza cookie per fornirti la migliore esperienza di navigazione. Se continui nella navigazione acconsenti all'uso dei cookie.OkLeggi di più