
Chiediamo al governo italiano di portare al Consiglio europeo una iniziativa di pace tra Russia e Ucraina. Lo ha annunciato Gianni Alemanno al termine dell’assemblea nazionale del comitato “fermare la guerra” tenutasi domenica a Roma. La situazione militare in Ucraina – si legge nella petizione del comitato – potrebbe tornare ad aggravarsi con l’immissione in combattimento dei 300 mila riservisti russi in fase di mobilitazione, mentre l’intensa campagna di bombardamenti contro le infrastrutture di approvviggionamento energetico sta lasciando al buio e al freddo mortale sempre più larghe fette di popolazione ucraina. Anche la vicenda del missile ucraino caduto in Polonia dimostra che anche solo un incidente può far partire una pericolosa escalation bellica tra federazione Russa e alleanza atlantica.
” A fronte di tutto ciò – aggiunge Alemanno – l’unica traccia di speranza è l’avvicinarsi delle ricorrenze di Natale che coinvolgono tutti i popoli di fede cristiana”. La petizione del comitato tra l’altro chiede al governo di accogliere gli appelli di pace del Papa lanciando appunto una proposta di tregua di Natale. Nel corso dell’assemblea sono state lanciate anche due manifestazioni per la pace, domenica 4 dicembre a Milano e domenica 17 a Roma . “E’ la piazza della destra che si muove per la pace”, aggiunge Alemanno.
la Meloni vuole cambiare nome al nostro partito: da Fratelli d’ Italia a Cugini di Ucraina.
Una tregua per Natale non cambierebbe nulla. Forse farebbe pubblicità ai promotori…
Il governo di “destra”, caro Alemanno, ha assicurato pieno sostegno militare all’Ucraina per tutto il 2023, in totale accordo con PD, EU, USA/GB. Non c’è alcuna discontinuità tra questo governo ed il precedente, se non a parole.
Una estesa molitazione della piazza della destra è del tutto auspicabile, ma non nutro grandi speranze a riguardo.
Una tregua ora è possibile perché gli Usa stanno raggiungendo gli obiettivi che si erano proposti
Non avverrà sicuramente per qualche fiaccolata o convegno tra intellettuali ” non conformi” e tanto meno per le piazze arcobaleno.
Europa separata dalla Russia, Russia definitivamente ridimensionata nelle sue velleità, dollaro rafforzato, senso sulla funzione Nato rinvigorito , prossimi accordi sulla gestione dei territori del Donbass ricchi non solo di carbone
Bastava leggere sulla Stampa , qualche settimana fa, Charles Kupchan per avere tante conferme