Quale soluzione per questa ideologia che vuole fare dell’uomo un essere intercambiabile che vive la stessa vita ai quattro angoli del mondo? Alain de Benoist propone la via dell’alterità che fornisce il bene più prezioso: l’identità.
Nel suo intervento al convegno dell’Institut Iliade del maggio 2021, Alain de Benoist criticava il liberalismo e l’individualismo che ne deriva, che vogliono fare dell’uomo, animale sociale, un essere fuori dal suolo, sradicato da ogni comunità e quindi intercambiabile. Con questo saggio gli viene data l’occasione di ritornare su questo tema sviluppando una definizione di quella che chiama “l’ideologia del Medesimo”.
“Ho visto nel corso della mia vita uomini di ogni tipo”, dicevaJoseph de Maistre, “ma l’uomo in quanto tale non l’ho mai incontrato”. Eppure è a questo che tende l’ideologia del Medesimo in un mondo senza confini, senza distinzioni e senza alterità. Alain de Benoist nel suo saggio si impegna a mettere alle strette l’ideologia egualitaria evidenziando le ovvie contraddizioni che essa presuppone.
Riprendendo innanzitutto la definizione di uguaglianza, l’autore si sofferma sul suo corollario: l’ineguaglianza, termine disprezzato dai sacerdoti di questa religione del Medesimo. L’aspirazione a una perfetta omogeneità di tutti gli uomini si oppone infatti intrinsecamente a qualsiasi distinzione: l’Unico non sopporta l’Altro.
Richiamando l’origine teologica dell’ideologia del Medesimo con l’idea cristiana della salvezza universale, Alain de Benoist mostra che questa ideologia passa oggi attraverso il mercato, la cancellazione di tutte le frontiere, e l’ideale del “cittadino del mondo” presentato come un obiettivo da raggiungere per tutti. Una sola norma sembra accettabile per questi egualitari, e si tratta di distruggere tutti quegli “uomini di troppo” che si oppongono al mondo unificato. L’ideologia del Medesimo, come mostra abilmente Alain de Benoist, comporta una colpevole indifferenza e un relativismo assoluto.
Allora, quale soluzione per questa ideologia che vuole rendere l’uomo un essere intercambiabile che vive la stessa vita ai quattro angoli del mondo? Alain de Benoist propone la via dell’alterità che fornisce il bene più prezioso: l’identità. Prendere coscienza di ciò che ci distingue è la prima tappa perché uno scambio sia possibile. Lontano dal multiculturalismo e dal falso pluralismo, egli constata lo sviluppo di una società che a poco a poco si ristruttura in gruppi, in tribù, reintroducendo l’alterità negli scambi sociali.
Invocando Marcel Gauchet, Julien Freund o ancora Carl Schmitt, Alain de Benoist ci spinge a interrogarci sulla necessità di una biodiversità di culture e di popoli che ci permetteranno di ritrovare il senso dell’alterità, e quindi dell’identità.
La biografia del filosofo francese
Nato nel 1943, scrittore francese, giornalista, saggista, conferenziere, filosofo, Alain de Benoist ha pubblicato più di 100 libri e oltre 2000 articoli, oggi tradotti in una quindicina di lingue. I suoi campi preferiti sono la filosofia politica e la storia delle idee, ma è anche autore di numerose opere in particolare sull’archeologia, le tradizioni popolari, la storia delle religioni e le scienze della vita. È considerato l’ispiratore del movimento intellettuale noto come “Nouvelle droite”, anche se rifiuta questo termine perché lo ritiene troppo equivoco.
*Alain de Benoist, Qu’est-ce que l’idéologie du Même? Suivi de “Irremplaçables communautés” (https://boutique.institut-iliade.com/product/quest-ce-que-lideologie-du-meme/), La Nouvelle Librairie éditions
*Il libro è stato pubblicato in Italia da Passaggio al Bosco (acquistabile qui)