Il fascismo “credo sia un passato che non passa, fondamentalmente perché ci sono interessi, malintesi”: questa la tesi dello storico Franco Cardini sul centenario della Marcia su Roma, avvenuta il 28 ottobre 1922.
La ricorrenza
Le celebrazioni “rientrano nelle liturgie di tutte le società civili, ma questo insistere nevrotico sul fatto che il fascismo è una organizzazione di criminali, il male assoluto, un mostro, è una forma di antifascismo ridicolo, isterico. Sono giudizi di merito che non hanno motivo di essere presi sul serio”.
Cardini a spiegato che della Marcia su Roma ricorda di aver imparato tante cose non sui libri ma dallo zio materno, Roberto, nato nel 1903, che ha partecipato alla fondazione del partito comunista e poi, dopo pochi mesi, era squadrista a Firenze e ci è rimasto.
Studiare
“Il fascismo e il neofascismo vanno studiati come un fenomeno storico, non come se si dovesse studiare un mostro. I due più lucidi studiosi del fascismo in generale e del nazismo, l’israeliano Zeev Sternhell e George Mosse, hanno visioni serene, attente, attendibili”.
La ricerca storico-scientifica
Per l’accademico “non ha senso fare la pagella dei buoni e dei cattivi. Si è fatto un discorso storico già viziato in partenza da un pregiudizio”, per “un antifascismo da quattro soldi anche da parte di autori che sono pubblicati e vendono centinaia di migliaia di copie. Quel tipo di antifascismo raccoglie neo fascismo, a sua volta di pessima qualità”.
Le forme diverse e contraddittorie dell’antifascismo
“Io ne conosco almeno tre fondamentali da cui derivano una serie di antifascismi secondari. C’è l’antifascismo della Terza Internazionale e del mondo comunista, quello di Gramsci, del tutto serio, ponderato, interessante, ideologicamente condizionato. C’è l’antifascismo della grande tradizione liberale, di Benedetto Croce che è molto diverso e a volte in polemica e contraddizione con quello comunista. C’è l’antifascismo di Don Sturzo e del mondo cattolico. Ci sono anche intellettuali comunisti che sono passati attraverso il fascismo. Per condizionarlo, per eliminarlo dall’interno?”.
“Al contrario, la sinistra fascista lo è stata ed eccome. Questo, e qui c’è tutta una letteratura al riguardo, non li ha condotti ad una condanna totale del fascismo. Fino al ’38 il ‘fascismo ha fatto anche cose buone’, secondo una frase oggi molto incriminata ma che io continuo a dire. E vuol dire provvedimenti utili, importanti, di tipo sociale, molti dei quali sono sopravvissuti alla Repubblica”.
Giudizio dinamico
“Bisogna dare un giudizio dinamico nel tempo del fascismo” e poi cita il Vangelo: “l’albero si riconosce dai suoi frutti. E I frutti di tre quarti di secolo di antifascismo in Italia sono una presidente del Consiglio dei ministri in pectore che è anche il presidente di un partito accusato, non del tutto a torto, di conservare ancora delle memorie neo fasciste e un presidente del Senato che è esplicitamente un collezionista di cimeli fascisti. Il risultato è stato quello che dall’esterno si potrebbe giudicare, non è il mio parere, un ritorno vittorioso del neofascismo. Non è forse il momento di fare un po’ un esame di coscienza, di parlare di un grande fallimento? Non si deve rispondere inasprendo i toni dell’antifascismo, bisogna rispondere rifondando criticamente un antifascismo che serenamente torni a parlare di queste cose, riesca ad analizzare i pro e i contro, non si vergogni di dire che il sistema pensionistico, la carta del lavoro, la riforma della scuola, della previdenza sociale, che tutta una serie di operazioni fatte dal fascismo furono operazioni positive e ben riuscite”.
Il premier
Lo storico conclude così: Giorgia Meloni e”posso dire sinceramente che non è mai stata veramente neofascista. Vedrete il crescendo di accuse o dubbi su di lei che cresceranno sui mass media, in tv, man mano che arriviamo al centenario della Marcia su Roma, ma lei si sa difendere”, conclude Cardini.
C’è rimasto solo Cardini ad avere il coraggio di dire qualcosa di buonsenso? Spero di no. Intanto mi rallegro che, da quasi fiorentino (visto i miei anni universitari e la mia frequentazione della federazione MSI di Firenze), possa almeno almeno riferirmi ad intellettuali come Cardini e Tarchi ed a chi si è formato vicino a loro. Posso solo, umilmente, fare alcune oservazioni:
– Non ho mai distinto fra fascismo e neofascismo, per me esiste solo il fascismo che si evolve: l’art. 1 dello Statuto del MSI resta perfetto a spiegare questo concetto;
– Comunismo e Capitalismo hanno la stessa radice ideologica ed esistono centinaia di libri che spiegano come sia la Bibbia la vera ispiratrice di chi massacrato l’umanità. 140 milioni di morti provocati dal comunismo dal 1917 fino agli 80 del 1900 (Solzenicyn lo ha documentato e “spiegato”), ma anche milioni di morti provocati dall’ingerenza americana nel resto del mondo, di cui le bombe atomiche sono un triste dettaglio ne sono la conferma. Altro che crimini compiuti dai tedeschi (che pur ci sono stati).
I crimini compiuti da TUTTI (ma non dagli Italiani) nella seconda guerra mondiale non possono nascondere come il Capitalismo (oggi supercapitalismo) comunista e liberale sia artefice di massacri e sfruttamenti da sempre. E non parlo solo di Cina, ovviamente.
Peccato che il fascismo storico abbia sempre parlato di guerra e di guerra parlino quasi tutte le sue canzoni. Alla cazzo siamo entrati in guerra nel ’35 in Etiopia, nel ’40 contro la gli Alleati, senza parlare della minchiatona di Spagna che ha svuotato i nostri magazzini militari (oltre ai morti) senza darci nulla, assolutamente nulla in cambio.
La guerra l’hanno dichiarata Francia ed Inghilterra, iniziando una fratricida guerra civile fra europei, ma è persino inutile ribadire banali verità. Per fortuna l’Italia, pur combattendo su infiniti fronti, ha riportato vittime a livello del Covid….
Ed anche i civili sono stati relativamente colpiti, nonostante i crimini di guerra degli alleati liberatori.
Francia ed Inghilterra a noi non hanno dichiarato nessuna guerra. Mentre noi…pure agli Stati Uniti! Zippi: non insultare lutti, sofferenze, fame, maltrattamenti di italiani prigionieri ecc… Noi più che combattere, purtroppo, dopo aver bluffato e fatto la voce grossa, ci arrendevamo…
Francia ed Inghilterra hanno dichiarato guerra alla Germania e quindi confermo quanto ho scritto. Sulle relative sofferenze italiane ho un illustre precedente: Guareschi. Pur anticomunista, quando gli parlavano dei morti in Russia, lui certo era partecipe ma ricordava che noi abbiamo avuto migliaia di morti, i Russi (ed i Tedeschi aggiungo) decine di milioni. Solo a Dresda sono morti più tedeschi che in tutta Italia…
Se non ragioniamo così diamo spago ai falsari antifascisti che, come Cazzullo e Giannini, favoleggiano di un Mussolini cattivo che assassinava gli avversari: roba da querela e spero che i familiari di Mussolini prima o poi provino a farla una querela.
Ci vuole equilibrio. Se noi ci piangiamo addosso, i Russi i Cinesi i Cambogiani i Tedeschi cosa dovrebbero fare?
Forse gli Inglesi non parlavano di guerra!! Così come
Gli Americani e quasi tutti i paesi si muovevano in conformità della loro forza militare..Dove albergava la democrazia in quel periodo nel mondo??
La realtà del ventennio è molto più complessa ed articolata dalle facilonerie sin qui divulgate di proposito..
Bisogna avere il coraggio di affermare una volta per tutte che le guerre europee sono diventate mondiali per un solo motivo: l’imperialismo americano. Tutto il resto è polemichetta fra tanti polli di Renzo.
Tutte le cosiddette feste di fine seconda guerra mondiale sono semplicemente conferma di una sudditanza, sena naturalmente dimenticare chi invece, per far finta di esister, si richiama ancora ai criminali comunisti sia italiani che russi o slavi.
Finché c’è questa sudditanza rispetto ai “vincitori” non si potrà mai parlare di storia ma solo di propaganda.
Non puoi per 20 anni allevare una nuova società a ‘libro e moschetto fascista perfetto’ e poi entrare in una guerra non invitato (meno che meno dall’alleato tedeco, sapendo in anticipo che l’Italia avrebbe solo procurato rogne), non preparato, e fare una figuracccia dietro l’altra. Il Patto Tripartito Roma, Berlino, Tokyo fu poi il trionfo dell’imbecillità dell’Asse ed un regalo a Roosevelt. Anche se si poteva benissimo non intervenire contro gli USA. Non ne ricavammo il minimo vantaggio, solo demmo corpo ad uno degli incubi prefigurati da Ciano nel Dario dopo Pearl Harbor: gli Sherman in Via del Corso! Ben prima che democrazia o non-democrazia, concetti relativi, e delle alleanze (di convenienza) conta la forza di un blocco. Mussolini che se la faceva sotto con i tedeschi ai confini della provincia di Bolzano, con la pugnalata alle spalle della Francia ormai sconfitta, con la strampalata campagna di Grecia, con l’intervento in Russia (non voluto da Hitler), con l’abbandono delle divisioni del Vicerè Amedeo d’Aosta in AO (infine all’Amba Alagi) con l’incapacità ad operare in Africa settentrionale, dovendo elemosinare l’aiutio dell’Afrika Korps ecc. fallì e fece tutto il possibile per squalificare il nome d’Italia nel mondo… Che non è riscattato dalle vicende ed eroismi dei mezzi d’assalto della R. Marina… Su quello che poi abbiamo fatto nella Jugoslavia occupata (c’era mio zio), meglio stendere un velo pietoso…
Molti nemici molto onore! L’epitome della scempiaggine…
Si continua purtroppo con le solite litanie senza rendersi conto che non convincono nessuno.. Superficialità,orpelli riempitivi,pretesa di voler mirar il alto,(il soffitto)