Il Ras della Fossa ne sarebbe entusiasta. La Figc ha deciso di proporre Gianni Rivera alla guida del settore tecnico della federazione. Sarà il numero uno di Coverciano, con la consegna di rispolverare la tradizione della ‘panca’ italiana.
Rivera, colui a cui, il Signore diede mandato di insegnare il calcio alle genti (Abatantuono docet) adesso potrà farlo in maniera finalmente incisiva dando un senso ad un ruolo che, a dircela tutta, è parso finora poco incisivo. Rivera prenderebbe il posto, se il ‘desiderata’ di Giancarlo Abete venisse accolto, del divin Codino Roby Baggio il quale – già in estate – era in predicato di sedersi sulla panchina dell’ambizioso Modena, in serie B, che poi gli ha preferito il più navigato Walter Novellino.
Il Golden Boy per antonomasia del calcio italiano sarebbe chiamato a risollevare le sorti della scuola italiana degli allenatori ma il suo carattere, lo sanno tutti (chiedete a Silvio Berlusconi..), non è certo dei più malleabili. Ed il primo scoglio si chiama Renzo Ulivieri, il mister-leninista che, per inciso, non sarebbe intenzionato a mettere i bastoni tra le ruote al Gianni nazionale.
Anche perché, la Figc dei vecchietti è brava ad incensare e silurare (vedi il progetto Baggio che parlava, per Coverciano, la lingua dell’eccellenza del calcio) ma meno a progettare e, soprattutto, a gestire il carattere dei suoi collaboratori. Staremo a vedere se Coverciano tornerà ad essere ‘Eccezziunale veramente’ oppure se, anche Rivera, sarò costretto a prendere la via della fuga stile ‘Mediterraneo’…