Rivoluzione, si può ancora dire o pensare? Che cosa serve per farla? Ripulire il passato dai falsi miti, conoscere e analizzare il presente, slanciarsi verso il futuro. Ecco cosa si trova all’interno di “Revolution” di Carlo Maria Persano, classe 1955, per Altaforte (prefazione di Francesco Polacchi).
Un testo che fornisce gli strumenti per comprendere la realtà che ci circonda e poter ribattere a chiunque sia vittima di una narrazione a senso unico.
Da una puntuale analisi dei primi decenni del Novecento, alla fotografia attualizzante dell’oggi con i suoi problemi da affrontare e risolvere, per giungere, infine, a una completa strategia d’azione per preparare la rivoluzione di domani.
«Revolution ha un potente ruolo pedagogico», si legge nella prefazione. «Per creare un nuovo uomo, quello vero e puro, quello di chi si sacrifica per gli altri senza avere alcun tornaconto. E lo fa, come succedeva in passato, proprio perché è conscio del fatto che quell’eroismo passa avere un senso, perché sarà la società stessa che lo inviterà a essere eroico».
E ancora: «Per costruire una società che ispiri essa stessa all’eroismo, occorre lottare giorno dopo giorno. Nella nostra vita quotidiana, attraverso la militanza, attraverso lo studio e la formazione. Sono tutte armi che serviranno per la rivoluzione di domani».