La proposta di Matteo Salvini di portare a Milano il Ministero per l’innovazione, la digitalizzazione e l’intelligenza artificiale viene accolta con molto favore da Lettera150, il think tank composto da circa duecento docenti universitari.
“Chi deve predisporre e attuare misure per favorire l’innovazione del sistema economico può operare in modo più efficace, mirato e tempestivo se è a contatto immediato e all’interno dell’ecosistema delle imprese che generano brevetti, delle università e dei centri di ricerca che trasferiscono tecnologie, dei servizi specializzati di ingegneria e di consulenza tecnica e brevettuale, e questo ecosistema è forte e integrato proprio nell’area milanese”, si legge in un documento di Lettera150.
“A Milano si trovano anche le banche e i fondi di venture capital e di private equity che finanziano le imprese e le start-up per l’ innovazione e la digitalizzazione, oltre a importanti strutture di università tecnica, di ricerca industriale e di trasferimento tecnologico: portare qui un Ministero specializzato” aggiunge Giampio Bracchi, presidente emerito della Fondazione Politecnico di Milano e componente di Lettera150, “consentirà di allineare ed integrare burocrazia ed attività economiche, come ad esempio sta già dimostrando la scelta di Banca d’Italia di sviluppare a Milano le attività di innovazione nella finanza”.
Un altro inutile carrozzone. I ministeri son dotati di un vero apparato esecutivo, altrimenti sono poltrone e sedie per la claque…
Certo che i docenti universitari sono a favore! Loro ne saranno i primi beneficiari in termini di consulenze!
È come la Malpensa trenta anni fa, alternativa a Roma-Fiumicino. Un fallimento sin dall’inizio. Con piloti ed equipaggi Alitalia che da Roma, dove abitavano, dovevano ogni giorno essere portati alla Malpensa e…ritorno! Uno sciupio da fessi…Malpensa (con una scala mobile solo per salire, non per scendere…), neppure collegata con Torino, se non da una corriera due-tre volte al giorno…
…come negli anni ’60.