Quest’opera di Paolo Scardanelli, In principio era il dolore. Un Faust in meno, edita da Carbonio, è un romanzo che intreccia vari generi, che rimanda ad altre epoche, richiama filosofie e filosofi, scrittura colta e scrittori classici. La trama. Nel cortile dell’Università statale di Milano vengono trovati i corpi senza vita di otto ricercatori universitari squartati e disposti in maniera da formare una rosa dei venti. I sospetti degli inquirenti si rivolgono su Loredana Robecchi, docente di Estetica, rinvenuta nel cortile dell’Ateneo nuda, con le mani insanguinate e in stato evidentemente confusionale.
Il titolare dell’indagine, il commissario Belletti, sospetta anche di Fabio Pugno, marito di Loredana il quale spesso è in giro in compagnia di un individuo strano e inquietante, di nome Marilyn che sembra aver stretto un patto con il demonio.
Il centro della vicenda è Milano ma si amplia, con il tempo, fino a raggiungere i megaliti di Stonehenge per rivisitare apertamente il mito di Faust. Una rilettura in chiave antimoderna, per un verso, ma anche frutto dell’impasto fra noir, giallo, avventura che sfiora il comico, ma anche la ricerca interiore, le domande eterne sul proprio essere e sul bene e il male, lo scontro o incontro fra il divino che ogni uomo ha in sé e l’umano, il troppo umano. Sullo sfondo la narrazione tipica della vicenda da serial killer ma anche un contorno di citazioni musicali con musiche colte tratte dal repertorio di Liszt, Wagner, Mozart giù giù fino ai King Crimson, Prodigy, Neil Young (ognuno ha i suoi gusti…). Il romanzo rimanda a citazioni e pensieri delle opere di Marlowe, Goethe, Mann e giacché lo scrittore non si fa mancare nulla, anche esponenti del côté filosofico come Spinoza, Kant, Schopenauer e Nietzsche.
Ogni pagina del libro alimenta la tensione e la suspence di questo pregevole romanzo dipinto con una scrittura ricercata ma compressa talvolta da citazionismi, da espressioni ridondandi con rimandi a vari generi e livelli letterari. Un romanzo sui generis che rinvia ai filoni parafilosofico, del noir (con tanto di serial killer), della ricerca interiore, di un Faust ipermoderno che è tentato dal diavolo e dall’egotismo che lo sospinge verso l’avventura.
Paolo Scardanelli, In principio era il dolore. Un Faust di meno, Carbonio ed., pagg. 265, euro 16,00.