La vediamo costantemente ogni volta che sfogliamo una carta topografica del Mediterraneo o della penisola italiana. Sappiamo tranquillamente individuarla nell’Atlante. Ma cosa sappiamo realmente della grande isola che chiamiamo Corsica?
Distratta dai tristi eventi ucraini e dall’annosa questione del Covid-19, l’opinione pubblica italiana e i mass media sembrano citano appena le grandi proteste che scuotono l’isola corsa dal mese appena trascorso di marzo. Sebbene la stampa abbia dedicato ampi spazi alle recenti elezioni francesi che hanno visto la riconferma di Macron alla presidenza della Repubblica transalpina, i duri scontri di piazza che avvengono nei principali centri trovano pochi cenni nei nostri quotidiani. L’omicidio in carcere dell’esponente indipendentista Yvan Colonna, terrorista per l’opinione pubblica francese, prigioniero politico per quella corsa, è stato il pretesto del riaccendersi di una tensione fra l’isola e Parigi mai sopita, le cui radici trovano origine già dall’annessione storica della Corsica nel lontano 1768.
Perché la Corsica “brucia”? A far chiarezza sulla storia dell’isola torna d’attualità un brillante saggio della casa editrice Il Cerchio, “Corsica! Le secolari battaglie di un piccolo popolo per la libertà”, raccolta degli scritti che Edmond Simeoni, considerato fra i padri del nazionalismo corso, dedicò nel corso di una vita politica dedicata alla sua terra natia. Preciso nei dettagli, l’autore descrive il sorgere dell’autonomismo e dell’indipendentismo corso, descrivendo i problemi sociali e politici del popolo autoctono e la progressiva e crescente percezione di essere amministrati più come colonia che come dipartimento dal governo di Parigi. Dall’annosa questione agraria a quella turistica, dalla politica culturale alle spinose questioni migratorie, passando attraverso la piaga politica del “clanismo” sino al divampare della violenza terroristica degli indipendentisti ma anche – e specialmente – di quella dei servizi segreti francesi; ogni singolo problema sociale viene accuratamente descritto e presentato, in un fermo percorso volto ad sostenere il diritto all’autonomia della Corsica, ad esaltare le importanti conquiste nell’ultimo ventennio condannando, parallelamente, ogni forma di violenza e di terrorismo, sia corso che francese
Un saggio che finalmente illuminerà il lettore sulla storia della Corsica contemporanea e sulle dinamiche ad essa interne, rivelando aspetti sociali fin qui nascosti e che sorprenderanno le menti curiose e desiderose di arricchire la propria conoscenza su questo lembo di Mediterraneo a noi prossimo.
*E. Simeoni, “Corsica! Le secolari battaglie di un piccolo popolo per la libertà”, Il Cerchio, pag. 100, 18 euro