Potendo disegnare un’immaginaria mappa del pensiero reazionario, Carl Schmitt e Donoso Cortés starebbero ai lati opposti rispetto a Nick Land. Due linee sì apocalittiche, ma persuase da tensioni diametralmente antitetiche. La prospettiva del Katechon parla chiaro: va impedito che l’Anticristo possa manifestarsi e sedere al centro del tempio. Land pensa invece che il capitalismo (perché di questo parliamo) vada accompagnato verso il suo stadio ultimo, che vada aiutato a compiersi nella sua corsa verso l’autodissolvimento.
L’accelarazionismo
Il processo è quello dell’accelerazione e fa mancare il fiato. La questione è teologico-politica nella misura in cui va ad impattare tra le lande del Male. Dove il polo-malefico sembra però risiedere anche tra le pieghe della scrittura di Nick Land. L’Illuminismo oscuro – la dark enlightenment – nello stabilire un ossimoro tutt’altro che apparente, disegna una realtà che si regge in piedi da sola tanto da contaminare la dimensione politica e diventare programma presidenziale (o quasi).
Chi vuole capire la galassia trumpiana deve passare dal magma dell’Alt-right (suprematismo compreso), uno dei propellenti dell’elezione del tycoon newyorkese alla Casa Bianca. Chi vuole capire l’Alt-right, invece, deve fare i conti con uno dei suoi guru. Non ci sono altre strade. Il pedaggio da pagare fa il paio con una delle espressioni più radicali del pensare anti-democratico e anti-egualitario in circolazione.
Il cantiere di Gog
Un pensiero iper-razzista. Una massiccia dose eugenetica. Roba difficile da digerire nell’area mediterranea. L’Illuminismo oscuro arriva sul mercato editoriale italiano su iniziativa di Gog e la curatela di Lorenzo Vitelli. Non c’è da stupirsi se questo fardello sia stato accolto all’interno di un catalogo coraggioso, sempre proprio a puntellare le contraddizioni della fede globale anche da prospettive pericolose. Perché il pensiero di Land, pericoloso, lo è fino all’ultima curva: quella del collasso dell’umanità.
Insomma, si tratta un’alchimia ideologica tra ultraliberismo, conservatorismo e tecnocrazia. Le sole forze – nella prospettiva del filosofo inglese – in grado di liberare il capitalismo da tutti gli ostacoli politici e morali che impediscono il dispiegamento della sua potenza disumana e quindi l’avvento della Singolarità: una nuova era in cui l’individuo sarà sostituito da forme di vita aliene, ibride o replicanti.
La fine dell’Umano
A tratti delirante, a tratti lucidissimo. Comunque sconcertante. The Dark Enlightenment è un saggio indispensabile. Avverte Giuliano da Empoli:
«In questo senso Land – si legge nella prefazione – fa propria la logica inesorabile degli approdi marxiani del pensiero dei Lumi. Il processo che annuncia ha il fascino dell’inevitabile, guidato come appare dalla marcia della razionalità tecno-scientifica. Ma anziché sfociare sugli orizzonti radiosi promessi dal marxismo, l’Illuminismo oscuro di Land sbocca sulla linea della storia umana e la sua sostituzione con la “matrice macchinica astratta post-carbonica”».
Certe lezioni, tuttavia, vanno apprese. Almeno per essere informati.
@fernandomadonia