Scomparsi nel 1944 con il saccheggio del suo appartamento in Rue Girardon a Montmartre da parte della Resistenza francese, riappaiono in circostanze straordinarie i manoscritti inediti di Louis-Ferdinand Céline, consegnati all’avvocato specialista in editoria Emmanuel Pierrat dal critico teatrale Jean-Pierre Thibaudatdopo la morte della vedova di Céline Lucette Almansor nel 2019, e ora nella disponibilità degli aventi diritto, ossia il biografo céliniano Francois Gibault e la signora Véronique Chovin, ex allieva di danza e vecchia amica di Lucette. Lo rivela Jérôme Dupuis su “Le Monde” di ieri, notizia ripresa oggi da “Il Giornale”. Tra di essi, come sempre affermato dal romanziere francese in diverse interviste e passi dei suoi libri del dopoguerra e ribadito da Lucette, il manoscritto di 600 fogli di Casse-Pipe, del quale erano state pubblicate solo le poche pagine superstiti sino ad oggi note, un lungo romanzo inedito intitolato Londres, 1.000 fogli di Morte a credito, e decine di altri scritti, documenti e fotografie inedite. Una notizia sicuramente destinata a sconvolgere il mondo céliniano, letterario e editoriale nei prossimi anni.