Rien ne va plus in casa Le Pen e nel Front National. La rottura definitiva tra Jean Marie e Marine è cosa fatta. Questa mattina madame ha convocato il Bureau Politique e ha cassato senza pietà alcuna la candidatura dell’ingombrante papà alle strategiche regionali in Provence. Per Marine una decisione durissima, pesante ma ormai inevitabile dopo l’intervista del patriarca apparsa su Rivarol, lo storico settimanale “ultrà”. Nella conversazione con il giornalista Jean Marie non aveva fatto sconti alla bionda figliola: tra un omaggio al maresciallo Petain e qualche battuta poco elegante, il fondatore del FN ha attaccato a testa bassa l’intero impianto politico della sua erede e irriso Florian Philippot e Louis Alliot, i registi della svolta governista.
Conoscendo il ruvido Le Pen senior, non si tratta di una svista o di un’imboscata giornalistica. Seppur anziano lo chef è perfettamente lucido e consapevole e non ha alcuna voglia di farsi pensionare dalla sua bambina e dai funzionari a lei devoti. Anzi. Forte della cassaforte del partito — attraverso una serie di marchingegni Jean Marie mantiene le chiavi del forziere —, il presidente onorario del FN vuole continuare a contare e a decidere. Anche scassando il baraccone frontista. Tanto è roba sua….
Non è una novità. Ogni volta che Jean Marie ha visto la sua primazia in pericolo — da tempi di Ordre Nouveau a Megret — ha destabilizzato il partito rinchiudendolo in un cortile identitario vetero gallico, marginale quanto funzionale, per poi massacrare ed espellere i rivali interni.
Marine conosce il gioco e non ci sta. Da qui la decisione e il comunicato odierno della signora: «Jean Marie Le Pen sembra entrato in una spirale tra strategia della terra bruciata e suicidio politico. Considerata la situazione, ho informato Jean Marie Le Pen che mi opporrò alla sua candidatura in Provence-Alpes-Cote d’Azur. Il suo ruolo di presidente onorario – aggiunge – non lo autorizza a prendere il Front National in ostaggio».
Il prossimo passo è l’allontanamento definitivo del fondatore — commercialisti e creditori permettendo — e l’ufficializzazione della candidatura come capolista alle regionali della giovane nipote Marion Marèchal Le Pen. Ancora una volta tutto resta in famiglia.
*Articolo pubblicato da Destra.it