Per l’anniversario della morte di Drieu La Rochelle ( Parigi, 3 gennaio 1893 – Parigi, 15 marzo 1945), le Edizioni di Ar hanno dato alle stampe una nuova traduzione de “I cani di paglia”, romanzo dello scrittore fascista francese.
Ecco un estratto del libro
“Non era stato discepolo di Nietzsche, lui /Constant/? Nietzsche condannava con veemente passione gli specialisti dell’aldilà; Nietzsche diceva che esiste solo la vita immediata, il di qua. L’unica realtà era quella che si mostrava, quella apparente, e il destino umano era tutto intero nel terrestre/…/ Tutte le trasposizioni e tutte le sublimazioni, Nietzsche le rigettava in quanto assurde e nocive, in quanto distruttrici e annientatrici di ogni compimento possibile. Quando l’uomo si metteva a trasporre, a porre al di là, a spostarsi, Nietzsche lo dichiarava colpevole di degenerare, scadere nella senilità, rovinare nella decadenza, tradire e abdicare a se stesso”. (I cani di paglia, nuova edizione, pp. 88-90)
Il romanzo (pp. 148, Edizioni di Ar, euro 15) con traduzione a cura di Franco G. Freda, sarà disponibile dal 15 marzo, giorno in cui ricorre l’anniversario della scomparsa di Drieu.