Il Muos sarebbe pericoloso per i cittadini di Niscemi. Con questa motivazione i giudici della prima sezione del Tar di Palermo hanno fermato i lavori per l’installazione delle mega antenne per le comunicazioni satellitari della marina statunitense in Sicilia. Accolti dunque i ricorsi presentati dalla sezione regionale di Legambiente e del comitato No Muos, che attendono la lettura per esteso delle motivazioni per un commentare un risultato che a prima battuta per loro è più che positivo.
La cronistoria. Nel gennaio 2013, il presidente della Regione Rosario Crocetta aveva avviato una procedura di sospensione delle autorizzazioni per l’installazione, a seguito di un’approvazione da parte dell’assemblea regionale di una mozione del Pd. A febbraio era stato bloccato il cantiere e a fine marzo era arrivato lo stop definitivo ai lavori. Tuttavia, nell’estate 2013, era arrivata la marcia indietro – la «revoca della revoca» – da parte di Crocetta. Risale sempre al 2013 il rapporto sul Muos redatto dall’Iss, secondo il quale «l’installazione non impatterebbe negativamente sulla salute della popolazione, ma rilevano contemporaneamente la necessità di un’attenta e costante sorveglianza sanitaria della popolazione delle aree interessate oltre che dell’attuazione di un monitoraggio dei livelli di campo elettromagnetico successivamente alla messa in funzione delle antenne Muos, anche in considerazione della natura necessariamente teorica delle valutazioni effettuate su queste specifiche antenne».
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