Nella ricorrenza del Santo Natale regalate libri, ma soprattutto ricordate di acquistarli nelle piccole librerie evitando i megastore, in cui il libro è stato ridotto a mera merce. Desistete dai grandi marchi editoriali il cui fatturato è sempre in positivo ma sfogliate i cataloghi dei piccoli editori, dove si celano autori che meriterebbero maggior visibilità. Ricordate l’editore Vallecchi? Attilio Vallecchi era un piccolo editore, anzi inizialmente solo un tipografo, eppure dalla sua casa editrice è nato il futurismo fiorentino, ora riconosciuto a livello mondiale. Dai suoi torchi sono usciti i libri di Malaparte, Prezzolini, Marinetti e riviste come Lacerba di Soffici e Papini e Il Selvaggio di Maccari. Le piccole case editrici sono un realtà fondamentale al che la cultura italiana possa ripartire, recuperando magari la lezione delle riviste primonovecentesche per svincolarsi dal conformismo delle grandi griffe. Ecco, dunque, i libri che vi consiglio di riporre sotto l’albero, anzi vicino al presepe, e se non te piace ‘o Presebbio non è Natale.
Gli argonauti a Roma, di Maria Fiammetta Iovine (pp. 208, euro 14, La Lepre Edizioni)
Maria Fiammetta Iovine, ricercatrice nei campi dell’alchimia e dell’ermetismo ci introduce nel mondo esclusivo degli Argonauti seicenteschi, uomini e donne in viaggio verso le “colonne d’Ercole” della conoscenza. Al centro del saggio della Iovine troviamo la figura di Giuseppe Giusto Guaccimanni, autore dei Dialoghi Eurditi, un’opera monumentale composta tra il 1698 e il 1705 ma raramente considerata. Attraverso il recupero del Guaccimanni l’autrice ci introduce nella realtà dell’Accademia degli Umoristi, svelando il ruolo che essa svolse all’interno del panorama culturale italiano ed europeo. Un viaggio attraverso simboli e figure alchemiche di cui il Seicento della “Roma segreta” fu particolarmente ricco, ma che il Secolo dei Lumi fece cadere in oblio.
I fumetti che hanno fatto l’Italia, di Roberto Alfatti Appetiti (pp. 170, euro 14, Giubilei Regnani)
Un altro viaggio è quello che ci propone Roberto Alfatti Appetti ma attraverso i fumetti, i comics, che hanno fatto la nostra storia costeggiando le trasformazioni della società italiana. Dagli eroi in camicia nera al fumetto erotico, i balloons che hanno contribuito a interpretare il Novecento, ma senza pretendere di dare lezioni o morali.
Controracconti, di Lodovico Ellena (pp. 112, euro 10, Tabula Fati)
Al di là dei canoni tradizionali del racconto, Lodovico Ellena nei suoi Controracconti dipinge un mondo ironico, a volte sarcastico, provocatorio, a volte sulfureo, realizzando storie surreali con un linguaggio sempre in perfetta sintonia con il contenuto. Attraverso il ricorso alle “armi” dell’ironia e della provocazione l’autore pone il cono di luce sulle nostre piccolezze, sulle nostre ambizioni e sulle nostre viltà. Quella di Ellena è una realtà confusa e priva di valori di riferimento e di conseguenza costellata di personaggi stravolti.
Italia USA e Getta, di Gianni Lannes (pp. 100, euro 9,80, Arianna Editrice)
I nostri mari sono stati usati come discarica di ordigni nucleari dello zio Sam, e mai bonificati. Nella Penisola albergano centinaia di potenti ordigni (bombe, missili, mine) nucleari di proprietà degli Stati Uniti d’America. In caso di incidente, sabotaggio, bombardamento o altro, per l’Italia sarebbe la fine. Nei mari del giardino d’Europa transitano, attraccano, sostano e giocano alla guerra unità a propulsione ed armamento nucleare. L’Adriatico e il Tirreno sono stati trasformati segretamente dalle Forze Armate anglo-americane, in discariche di armi vietate dalle Convenzioni internazionali di Ginevra e di Parigi. In base ai resoconti dell’Alleanza atlantica, le stime istituzionali fanno riferimento a circa un milione di bombe eterogenee caricate con aggressivi chimici e nucleari.