Egemonia economica e ora anche egemonia culturale da declinare mettendo all’indice i libri che invitano a riscoprire la sovranità e la dignità nazionale. Il caso è ghiotto: c’è pure una scomunica bella e buona. Un grande quotidiano tedesco, la Frankfurter Allgemeine Zeitung, ha criticato (in un articolo sulla Fiera del libro di Roma) le abitudini in libreria degli italiani, aggiungendo che si affidano a presunte teorie cospirazioniste, riferendosi all’illuminante saggio di Vittorio Feltri e Gennaro Sangiuliano, “Quarto Reich”, edito da Mondadori.
Le accuse tedesche
“Gli italiani – è scritto nell’articolo – leggono poco ma se lo fanno scelgono le teorie della cospirazione sulla Germania. ‘Il Quarto Reich. Come la Germania ha sottomesso l’Europa’ si chiama così il più recente scritto polemico di questo genere, che da settimane è in cima alla classifica dei libri più letti. I giornalisti Vittorio Feltri e Gennaro Sangiuliano sostengono la tesi che la Germania abbia ora quasi raggiunto con le scappatoie dell’economia quello che il Paese non era riuscito a fare nella Prima e nella Seconda guerra mondiale: sottomettere l’Europa”.
La replica di Sangiuliano
“Noi abbiamo posto un tema: quello dell’egemonia economica tedesca che forse va valutata anche alla luce di quella profonda ”cultura della potenza” che da Herder, a Fichte, a Nietzsche, si è snodata negli ultimi due secoli in Germania”: ha puntualizzato Gennaro Sangiuliano, vicedirettore del Tg1, nonché docente universitario e scrittore. Per il giornalista campano “Quarto Reich è una sintesi volutamente provocatoria che sta raccogliendo conferme. Il nuovo tracollo della Grecia, i recenti diktat della Germania che è tornata con la cancelliera Merkel a invocare il rigore, il surplus di esportazioni di Berlino che viola le regole che vuole imporre ad altri, gli avvertimenti scomposti di Jucker. Mi ha favorevolmente sorpreso la dichiarazione dell’ex ministro Cesare Damiano che l’altro giorno in una dichiarazione alle agenzie ha parlato di ”Impero” al quale la cancelliera Merkel lavorerebbe”.