Qualcosa sta cambiando nella percezione della geopolitica italiana nelle stanze dei bottoni. Francesco Boccia, economista di fedeltà prodiana e presidente della commissione Bilancio della Camera per il Partito democratico, oltre a prefigurare le elezioni politiche anticipate in primavera, ha spiegato in radio come la difesa dell’interesse nazionale italiano non sia da tempo in sintonia con le strategie degli Stati Uniti. E per questo si è impegnato a combattere le pericolose sanzioni contro la Russia, deliberate affrettatamente e in maniera imprudente dall’Ue, con la complicità di qualche ignavo governante italiano.
Nella trasmissione di Giovanni Minoli Mix24, su Radio24, il deputato pugliese, interrogato da Pietrangelo Buttafuoco sui danni delle sanzioni antirusse, è intervenuto deciso nel dichiarare la sua contrarietà.
“Con me sfonda una porta aperta, Buttafuoco. Sono stato assolutamente contrario alle sanzioni antirusse”.
E ha aggiunto una precisazione prudente che non cambia il senso del discorso: “Per formazione culturale sono come tanti italiani filoamericano, ma ormai sono troppi anni che non abbiamo interessi convergenti con gli Stati Uniti. Le sanzioni sono insopportabili. Stiamo mettendo a rischio intere filiere industriali”. Da qui un impegno politico nel cercare di rimuovere questi codicilli che stanno penalizzando le nostre aziende, soprattutto della filiera agroalimentare. Infine Boccia ha ricordato le sue origini: “Vengo da Bari..”. Il richiamo alla città pugliese è indicativo del rapporto stretto Italia-Russia, dal momento che il capoluogo ospita una chiesa russo-ortodossa e il presidente Putin ha donato una raffinata statua in bronzo di San Nicola alla Basilica cattolica come simbolo della vicinanza culturale e religiosa tra i due popoli.