Con rammarico ammetto di non aver ricompresi in “AcciaioMare” Terni tra le città dell’acciaio con Taranto, Piombino, Genova e Trieste. Eppure Terni, i ternani, stanno dando lezione agli smemorati su cosa davvero è l’amore per la storia e l’identità di una città industriale. L’orgoglio che migliaia di persone mettono per difendere l’acciaio, gli studenti e gli operai uniti, gli striscioni, la mobilitazione di massa a difesa della siderurgia, della storia e della memoria, sono tutto quello che sognavo e che la storia di Taranto avrebbe meritato, e ancora merita di fronte al rischio di una catastrofe industriale e alla detroitizzazione di un territorio. Invece, niente: anzi, abbiamo conosciuto l’ambientalqualunquismo. Purtroppo. E quanta invidia fanno i giocatori della Ternana che indossano i caschi dei lavoratori dell’acciaio. Questa si chiama anima di un popolo.