Quando i calciatori “bolliti” vedono ridursi, al rinnovo del contratto, l’ammontare dello stipendio, minacciano di trasferirsi e millantano richieste in arrivo da grandi squadre di tutto il mondo. Poi, però, i campioni a fine carriera trovano ancora ingaggi milionari in Paesi dove il calcio non è di altissimo livello mentre i mancati campioni si accasano in serie B per concludere la carriera.
Quando Mauro Moretti, amministratore delegato delle pessime Ferrovie italiane, ha temuto che volessero ridurgli il suo modesto compenso di 850mila euro all’anno, si è arrabbiato e ha fatto confronti con i suoi colleghi di Germania e Francia. Peccato che tedeschi e francesi l’abbiano ignorato: nessuna offerta milionaria per strapparlo all’Italia e portarsi a casa un manager che, in regime di monopolio, ha migliorato i conti tagliando i dipendenti e peggiorando il servizio per i pendolari e per chi era costretto ad utilizzare i treni “normali”. Ma il burattino Matteo poteva lasciarsi scappare un simile campione dell’industria internazionale? Certo che no. E l’ha piazzato come amministratore delegato di Finmeccanica. Che, essendo quotata, non ha vincoli di stipendio per gli amministratori delegati. Fantastico! Già, ma le competenze? Beh, non si può pretendere troppo.
Così, grazie ai nuovi governi, Finmeccanica ha come presidente un superpoliziotto e come amministratore delegato un ex sindacalista Cgil transitato per le Ferrovie. Gli uomini giusti nei posti giusti. Non sai fare una cosa? Puoi sempre dirigerla. Peccato che in Finmeccanica lavorino decine di migliaia di persone che avrebbero bisogno di qualcosa di più di un tagliatore di dipendenti. Peccato che molte delle aziende di Finmeccanica siano strategiche per l’Italia e avrebbero bisogno di qualcosa di diverso rispetto ad un tagliatore di servizi. C’è da chiedersi perché Moretti sia sempre stato così protetto. Dalla sua sinistra e pure dal centrodestra e dalla destra. Tutti pronti ad osannarlo nonostante i treni fermi per due centimetri di neve. Tutti pronti a far finta di niente di fronte alla strage nella stazione di Viareggio. Tutti pronti a difenderlo per i continui ritardi dei treni. Perché? Qualche ipotesi serpeggia, ma è meglio non parlarne, in un’Italia a giustizia variabile. E poi, in fondo, la nomina di Moretti non è l’unica a suscitare perplessità. Emma Marcegaglia è stata collocata alla presidenza dell’Eni per premiarla delle voragini create nel bilancio del Sole durante la sua presidenza di Confindustria? Si è pensato che un’esperta in voragini fosse pratica di perforazioni petrolifere? Mah.. Tanto l’opposizione non esiste. Berlu baratta qualsiasi cosa con il suo mancato arresto, i fardelli d’Italia non han mai protestato contro gente come Moretti. Va bene così, allora. La svendita del Paese potrà procedere celermente.