I marò Salvatore Girone e Massimiliano Latorre non saranno giudicati con la legge antiterrorismo che prevede la pena di morte. La destra indiana protesta per questa decisione della Suprema corte, mentre il ministro indiano degli Esteri, Salman Khurshid, considera la decisione presa come la “più ragionevole e obiettiva” che il governo poteva prendere per superare la grana diplomatica con l’Italia.
“Adesso toccherà alla Corte – ha continuato – decidere cosa è giusto o meno e noi ci conformeremo a quello che sarà deciso”.