Come si fa a non far giocare un Lorenzo Insigne così? Dubbio amletico che arrovellerà i sogni di Giampiero Ventura per molte altre notti ancora. L’uno-a-zero di Napoli-Milan, lo fa lui: la migliore promessa del calcio italiano. La migliore. Tanto meglio per gli svedesi. Tanto peggio per noi. Un peccato anche per la grande madre Russia, che non vedrà lo scugnizzo giocare da protagonista ai prossimi mondiali. C’è azzurro e azzurro. E quello del team partenopeo, ultimamente, brilla assai di più di quello della Nazionale.
Può gongolare Maurizio Sarri, invece, che vince la sua ennesima sfida contro Vincenzo Montella. Buono il primo tempo del Napoli, soprattutto gli ultimi dieci minuti, giocati alla velocità della luce sulla fascia sinistra. Quella di Insigne, per intenderci. Nel secondo tempo un altro Napoli, più posato e che lascia campo ad un Milan solido ma non graffiante. Tant’è che proprio nel momento di maggior pressione rossonera, è il Napoli a disegnare un qualcosa che se ne non è un contropiede è almeno un contrappasso. Anche stavolta è la fascia sinistra a farla da padrona, a finalizzare il tutto ci pensa però l’appena entrato Zielinski. Brutta botta per Gigio Donnarumma.
Il gol nel finale di Alessio Romagnoli, una bordata da fuori area imprendibile per Reina, salva l’onore al Milan e intossica ancor di più le notti di Ventura: avesse puntato un po’ di più su di una giovane promessa, senza sovraccaricare di responsabilità la fin troppo collaudata bbc, chissà: forse oggi la Nazionale avrebbe ancora un commissario tecnico e un futuro sorridente. Intanto, almeno per un settimana, Sarri e de Laurentis possono rimanere lì in alto in classifica tenendo a distanza di sicurezza la Juventus, che al momento è a -4. Buona notte.