La giovane casa editrice toscana Passaggio al bosco, curata da Marco Scatarzi, ha tradotto per l’Italia un saggio sulla figura di George Soros, con l’intento di approfondire le radici culturali del globalismo.
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George Soros è uno dei personaggi più controversi di questo tempo: magnate della finanza con enormi implicazioni speculative, è tra le persone più ricche e influenti del pianeta. Le sue Fondazioni – impegnate in ogni angolo del globo – operano per mezzo di reti transnazionali potentissime, capaci di investire capitali superiori a quelli di molti Stati.
Dall’incentivazione delle migrazioni di massa al sostegno milionario per le ONG impegnate nel Mediterraneo; dallo smantellamento dei confini nazionali alla riprogrammazione degli equilibri etnico-sociali; dalla legalizzazione delle droghe alle battaglie per l’aborto e il suicidio assistito; dal controllo etero-diretto della comunicazione mainstream al condizionamento delle tendenze di massa; dalla destabilizzazione del Medio-Oriente alle rivoluzioni colorate nell’Est Europa, passando per le ingerenze nello scenario geopolitico africano, asiatico e sudamericano; dalla lotta al “sovranismo” all’affossamento della famiglia naturale attraverso le teorie gender, il femminismo radicale e le pressioni delle lobby LGBT: quella del “filantropo” multimiliardario è un’azione totale, che orienta il corso della storia.
La “società aperta” di George Soros – in linea con la filosofia di Karl Popper e con il soft power libertario del “marxismo culturale” – si impone attraverso la sovversione globalista di ogni forma di radicamento: le presenze comunitarie, spirituali e tradizionali – in quanto manifestazioni di un retaggio identitario, solidale e differenzialista – devono essere eliminate con ogni mezzo necessario, al fine di imporre un “mondo nuovo” fondato sul trionfo messianico della tecnocrazia finanziaria, del cosmopolitismo planetario, della massificazione omologante, del progressismo apolide e del materialismo individualista, consumista, cibernetico e post-umano.
Questo libro – che è già un successo editoriale in Francia – ricostruisce le trame del magnate ungherese attraverso una documentata ricerca: un lavoro serio e puntuale – a metà strada tra il saggio la biografia – che offre dati certi e analisi controcorrente. Un formidabile strumento per comprendere la metapolitica del progetto mondialista, oltre i mantra del pensiero unico e le censure del “politicamente corretto”.
*George Soros e la società aperta, di Pierre-Antoine Plaquevent (pp. 364, euro 18, 2020, Passaggio al Bosco)
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