Mentre ancora non si placa l’eco del trasferimento di Gonzalo Higuain alla Juventus, ecco che dalle spiagge assolate di Formentera Christian Vieri annuncia un clamorosissimo ritorno in campo: “Torno a giocare, andrò in Cina”.
A 43 anni, Bobo Vieri dice di essersi messo sotto con gli allenamenti. Ha già perduto dieci chili, punta a perderne un altro paio e poi rientrerà ufficialmente nel peso forma. Poi girerà per l’Asia alla ricerca di un ingaggio.
A noi italiani è rimasto orgoglio, purtroppo, solo nel calcio. E a tutta prima, sogghignando, siamo sicuri che Vieri, che più che l’età ha (contro) l’attitudine alla bella vita e la lunghissima distanza dai campi di gioco (sette anni), troverà sicuramente una squadraccia di Wuxi che lo ricoprirà d’oro per averlo in campo a travolger come birilli (e come ai tempi belli) i difensori avversari. I più arguti tireranno fuori il supercontratto firmato da Graziano Pellé. Invece i cinesi sono molto più dritti di quanto li facciamo noi, anche per quanto riguarda il pallone. E – detto per inciso – sicuramente manco su Pellé non si sono sbagliati.
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C’è un programma serissimo, nel Paese del Dragone, per fare in modo che la Cina diventi una potenza interplanetaria del calcio. Si lavora sodo nei settori giovanili e si richiamano a suon di yuan convertiti in dollari i migliori maestri e interpreti del football in modo da istruire al meglio sportivi, praticanti, osservanti o semplici spettatori. Uno come Vieri può rientrare nell’avanzata cinese alla conquista del calcio? Verrà valutato, “pesato” e solo poi ingaggiato.
Noi speriamo che l’ex centravanti di Inter e Nazionale torni a far saltare zolle e centrali avversari, anche se lontano lontano, laggiù nell’Estremo Oriente. Gli auguriamo che non abbia a far la fine del suo ex compagno (di squadra e di bagordi) Adriano. E intanto ci gustiamo, dopo le telenovelas di calciomercato, un siparietto stile Rocky.
@barbadilloit