Fedeli al giuramento nel campo di concentramento Usa
Viene ristampato, dopo molti anni, un libro di particolare interesse su episodi poco conosciuti o per nulla conosciuti della seconda guerra mondiale. Gli Usa nel 1943 avevano allestito, in Texas, un campo di concentramento dove furono inviati gli italiani cosiddetti “non collaboratori”, coloro che, una volta prigionieri, rifiutarono di collaborare con l’esercito Usa, nel nome dell’onore e per non venir meno al giuramento fatto all’Italia e al fascismo. Trasportati a Hereford, vissero anni di gravi difficoltà e privazioni. Fra questi fascisti vi furono scrittori come Giuseppe Berto, Dante Troisi, Gaetano Tumiati e Vezio Melegari; pittori come Alberto Fagan e Alberto Burri, il musicista Mario Medici, il giuslavorista Gianni Roberti e il matematico Mario Baldassarri. Narra la storia del campo di concentramento Roberto Mieville (1919-1955), politico che fu lì prigioniero per tre anni, fino alla chiusura del campo, nel 1946. E’ un memoriale in presa diretta, di una storia vissuta dal di dentro, fatta di segregazioni, torture, percosse, maltrattamenti, cibo negato. Episodi veri narrati per mostrare che il mancato rispetto della convenzione di Ginevra non fu solo dell’esercito tedesco. In più occasioni, a non rispettare la convenzione di Ginevra, furono proprio gli alleati.
Mieville, Fascist’s criminal camp, il Cerchio ed., pagg. 95, euro 12.00;
Ordini: info@ilcerchio.it
Othmar Spann, il socialismo e la rivoluzione conservatrice
Che cos’era il socialismo? In un breve saggio (tratto dall’opera Breve storia delle teorie economiche, Sansoni 1945) Othmar Spann (1878-1950) esponente della corrente della Rivoluzone conservatrice, spiega i vari filoni di questa ideologia, di questo movimento e offre al lettore una critica alle varie correnti, spiegandone le differenze, analizzando i vari ideologi. Nello scritto di Spann emerge anche il rilievo dell’economia politica nell’ambito del socialismo, ideologia che ha ispirato rivoluzioni e intellettuali. Nell’analizzare le basi teoriche, Spann definisce i concetti, ne affianca le critiche e parla anche del socialismo nazionale, dal punto di vista economico, che critica il capitale finanziario e rivendica la statalizzazione della moneta e delle banche di emissione, proponendo che lo Stato non faccia prestiti e finanzi solo le proprie imprese. Il libretto è curato da Luca Gallesi che ha scritto, alla fine del volumetto, un interessante inquadramento storico di Othmar Spann nella Rivoluzione conservatrice e poi vittima del nazionalsocialismo. Docente, esperto di economia, politologia e della lingua e cultura britannica, Gallesi sta pubblicando da Mimesis, nella collana “A lume spento”, piccoli quaderni di grande valore, spesso da tempo introvabili.
Spann, Breve storia dell’idea di socialismo, Mimesis ed., pagg. 53, euro 5,90;
Ordini: mimesis@mimesisedizioni.it
Rileggere oggi Giovanni Gentile, filosofo
Si parla di Giovanni Gentile (1875-1945) come ministro del fascismo, riformatore della scuola italiana, “filosofo del fascismo”, ministro della Rsi e vittima di un agguato partigiano che gli costò la vita. Ma del Gentile pensatore, del suo universo intellettuale, ormai si parla poco o nulla e solitamente il filosofo siciliano viene descritto soltanto come uno dei maggiori rappresentanti della filosofia idealista. Ora esce un libro nel quale l’autore, Valerio Benedetti, laureato in Lettere e specializzato in Storia, fa il punto sulla percezione di Gentile e sull’eredità intellettuale analizzando le critiche che dall’interno della destra hanno contribuito a far nascere quello che Benedetti definisce “un equivoco”. Passa in rassegna il modo come Gentile e il suo pensiero sono stati descritti e valutati da Evola, da Romualdi e dagli antigentiliani del Ventennio. Emerge una chiara intenzione di rivalutare e attualizzare il pensiero gentiliano. Conclude il volume un saggio di Hervé Antonio Cavallera, docente universitario, che si definisce “forse l’ultimo degli allievi degli allievi di Giovanni Gentile ancora a ricoprire una cattedra universitaria”. Ricapitola con dovizia di particolari e gran precisione la storia della percezione di Gentile nella Destra italiana.
Benedetti, Riprendersi Giovanni Gentile, Aga ed., pagg. 120, euro 13.00;
Ordini: aga@artigraficheambrosiane.com