La storia dell’automobilismo italiano sbanca il mondo delle case d’asta inglesi: l’Alfa Romeo 8c-35 – scuderia Ferrari – che venne portata in trionfo da Tazio Nuvolari alla Coppa Ciano del 1936 è stata battuta per una cifra di poco inferiore ai dieci milioni di dollari (7,4 milioni di euro, per intenderci).
Si tratta di un pezzo unico, un’auto che ha una storia particolare, legata alla figura del leggendario Mantovano Volante ed a lui non destinata. Si incontrarono così, quasi per caso, complice la rottura dell’Alfa 12c ufficiale, al secondo giro di gara sul circuito livornese: dal box quello che diventerà il Drake, il mitico Enzo Ferrari, impose all’altro pilota della scuderia, Carlo Pintacuda, di cedere la sua vettura al Nuvolari appiedato.
Il ritardo accumulato era mostruoso e l’abitacolo dell’auto color vinaccia era troppo scomodo per Tazio. Che, però, se ne fregò di tutto e tutti e con una rimonta furibonda mise in fila gli squadroni tedeschi e la presuntuosa corazzata allestita dall’Auto Union.
La somma battuta per la 8c di Nuvolari è la più alta che sia stata mai pagata per un’Alfa Romeo. E, per ironia della sorte, la notizia arriva proprio mentre l’ad della Fiat, Sergio Marchionne, si ostina a smentire i pettegolezzi che vogliono la produzione del Biscione di Arese sbattuto definitivamente fuori dall’Italia…