“Il 25 aprile? Sventoleranno le bandiere rosse di una festa che è diventata comunista ma non lo è. Non vogliamo lezioni da nessuno. Io festeggerò il 24 di maggio quando sul Piave morirono i nostri nonni per non far passare lo straniero“: il segretario della Lega Nord, Matteo Salvini, ha così risposto durante un intervento televisivo ad una domanda sulla celebrazione del 25 aprile.
Salvini boccia la retorica antiascista
Con questo posizionamento, Salvini si smarca dalla retorica antifascista e prosegue nel percorso di caratterizzazione della nuova Lega come soggetto a matrice patriottica, come testimoniato dal richiamo all’eroismo dei soldati italiani sul Piave. Per completare l’opera manca ormai solo la cancellazione dalla statuto del Carroccio del passaggio sulla creazione della Padania: compiuta quest’ultima mutazione, il nuovo soggetto politico potrebbe accelerare la riunione in un unico fronte dell’area sovranista italiana, con una piattaforma programmatica oltre destra e sinistra.