Ken Parker, il popolare eroe dei fumetti creato da Giancarlo Berardi e Ivo Milazzo, è morto ucciso per volontà dei suoi creatori in questo aprile 2015. Uscito dalla fucina di casa Bonelli (l’editore di Tex, Zagor, Dylan Dog e numerosi altri) nel lontano 1977 divenne rapidamente un “cult”. Non raggiunse mai le tirature astronomiche di certi suoi “colleghi”, neanche ai tempi nei quali il fumetto aveva ancora le dimensioni editoriali di letteratura popolare di largo consumo. Tuttavia questo eroe antieroe, così diverso dagli altri, così poco “duro”, innamorato della natura, delicato e sensibile nei rapporti umani, al quale furono date le sembianze dell’attore Robert Redford, si creò una nicchia di lettori fedeli e innamorati.
Terminata la serie tradizionale, nuove avventure furono ospitate su periodici contenitore, finché nacque il “Ken Parker Magazine”, una rivista che lo ospitava assieme ad altri. Cessate da tempo le pubblicazioni, Mondadori Comics decise nekl 2013 di mandare in edicola una ristampa integrale in grande formato che si è conclusa proprio in questo mese di aprile con l’uscita n°50. La sorpresa è stata che questo ultimo numero contiene l’unica storia ancora inedita della serie, nella quale il nostro eroe viene ucciso da una donna con un colpo di revolver. Sono note le simpatie politiche sinistrorse di Berardi, che respirano e traspirano dalle pagine del fumetto, si pensi addirittura che nelle ultime avventure Ken Parker finisce in carcere dopo i tumulti causati da uno sciopero…
Nonostante ciò la sua popolarità è sempre stata trasversale. In fondo era un romantico sentimentale, puro e coraggioso, sempre disposto a battersi per le cause perse. Uno degli episodi più popolari di tutta la saga, che fu oggetto anche di un’edizione speciale in volume monografico, si conclude con la sua giovanissima amica scozzese Pat, che dopo mille peripezie, se ne va per la sua strada a cavallo e voltatasi, con le lacrime agli occhi, grida: “Ken, ti porterò per sempre nel cuore!”. Anche noi, anche noi….