In piazza per i senza rete. Per imprenditori, artigiani e commercianti che senza aiuti pubblici ogni giorno combattono con tasse, burocrazia e crisi per non chiudere. Per chi ha paura e non si sente sicuro in casa propria. Per chi ha una Partita IVA ed essendo ammalato non ha alcuna tutela e anzi lo stato lo mette sotto accusa per gli studi di settore. Per i giovani che cercano un’occupazione e rimbalzano su un muro di annunci e colloqui ingannevoli. Per le madri che vorrebbero lavorare, ma tra nido e baby sitter costa meno restare a casa. Per chi ha pensioni basse e per chi paga i contributi, ma in pensione non ci andrà mai. Per chi nonostante mille ostacoli è riuscito a realizzarsi, ma è sempre stato lasciato solo. Per chi non ha una casa e nelle graduatorie delle case popolari si vede ogni volta sorpassato dai vari Moamed e una sfilza di rom.
Per chi vorrebbe essere difeso dallo Stato, ma finisce perseguitato dallo stesso Stato che lo ha lasciato da solo a difendersi. Perché la difesa in tutti questi casi è sempre legittima.
Ci vediamo sabato a Venezia. Dobbiamo essere in tanti perché l’Italia ha bisogno di noi per superare gli egoismi di parte e per ritrovare l’orgoglio di appartenenza ad una unica comunità nazionale.