14 febbraio San Valentino! Allora. Vogliamo sospendere le stucchevoli discussioni sulla legge elettorale, sulle (finte) riforme del Governo Renzi o sull’euro nostra croce quotidiana e soffermarci, sia pure un attimo, su quella forza misteriosa, turbolenta, magmatica che è l’amore? In uno degli articoli dedicati all’importanza dell’amore nella vita quotidiana pubblicati su El Sol tra il 1926 e il 1927 e poi riuniti in volume il filosofo Ortega y Gasset, sostenendo la tesi che l’amore è scelta e che questa scelta dipende dal carattere di ciascuno, scriveva: “Ci sono situazioni, circostanze vitali in cui, senza rendersene conto, l’essere umano svela gran parte della sua intimità più decisiva, di quello che autenticamente è. Una di queste situazioni è l’amore. Nella scelta dell’amata l’uomo rivela la propria essenza, così come la donna in quella dell’amato. Il tipo di umanità che mostriamo di preferire nell’altro essere delinea il profilo del nostro cuore”. (in La scelta in amore, ed. ES, 1993).
Se questo è vero, se nell’amore viene a manifestarsi quel sistema di preferenze e rifiuti che ciascuno di noi è, allora forse non ci rendiamo ben conto dell’enorme influenza che i nostri amori esercitano sul corso della nostra vita e finanche sulle nostre istituzioni politiche. Prendiamo la parità di genere nell’espressione del voto. A questo proposito ha pienamente ragione Massimo Fini che nell’ intervista di Silvia Truzzi apparsa su Il Fatto quotidiano del 21 dicembre scorso ha dichiarato: “Non bisogna considerare le donne dei panda, è assolutamente insultante”. Concepire una tale sciocchezza rivela non solo una scarsa conoscenza della femminilità che di regola è quotidianità, continuità, governo della vita domestica, ma anche una cattiva coscienza, una virilità in crisi.