Stasera, giovedì 5 febbraio, alle 20,30, si terrà l’ultima rappresentazione al teatro Petruzzelli di Bari dell’opera di Francis Poulenc, I dialoghi delle Carmelitane, il cui libretto è tratto dall’omonimo libro di Georges Bernanos. Un’opera importante che rivela il volto totalitario e repressivo della Rivoluzione francese basandosi su una storia vera. L’ opera fu rappresentata in prima mondiale nel gennaio del 1957 alla Scala di Milano e in Italia l’ultima volta, nel 1959 al Teatro Bellini di Catania.
Poulenc, autore cattolico, uno dei maggiori esponenti della musica del Novecento, affronta un tema sul quale sempre storici e politici hanno preferito glissare: l’ateismo di Stato nella Francia rivoluzionaria che sconfinò nello sterminio dei cattolici e nel sequestro dei beni della Chiesa. Nel suo libro, Georges Bernanos, grande scrittore cattolico francese, affrontò una storia vera, come detto, che da sola spiegava meglio di tanti trattati cosa fosse il giacobinismo attraverso il dramma di sedici monache carmelitane del convento di Compiègne messe a morte dai giacobini pe la fedeltà alla propria religione.
La storia
Nel 1794, i giacobini, nel loro furore a metà fra laicismo e ateismo, decisero di eliminare tutti i culti religiosi dalla Francia. Il fanatismo dette vita a un vero e proprio olocausto. Non solo dei cattolici, dei protestanti e degli ebrei ma anche di chi si opponeva alla Rivoluzione francese come i contadini della Vandea che furono pertanto decimati. I segni di distruzioni, abbattimenti, incendi sono tuttora visibili in alcuni luoghi della Francia.
Le sedici suore arrestate dai giacobini decisero di non abiurare la fede e per questo furono condannate a morte dal Tribunale rivoluzionario perché considerate sovversive e nemiche della Repubblica francese.
Così, il 15 dicembre del 1794, le monache, con delle tuniche bianche indosso, sfilarono per le strade di Parigi sui carri della morte e, al momento di salire sul patibolo sormontato dalla ghigliottina, si inginocchiarono e cantarono il Veni Creator Spiritus. Una a una sfilarono, salirono sul patibolo intonando il Laudate dominum e mantenendo fede al voto di martirio fatto per salvare la Chiesa e la Patria. Morirono tutte con grande dignità e coraggio. La folla rimase con il fiato sospeso di fronte a una prova così e regnò il silenzio. Nel 1906 Pio X beatificò le Carmelitane di Compiègne.
Con I dialoghi delle Carmelitane il Teatro Petruzzelli ha inaugurato la stagione con un’opera eseguita a Bari per la prima volta con la regia di Leo Muscato, con scene suggestive di Federica Parolini, costumi di Silvia Ajmonino e direzione di Daniel Kawka. Artisti: Jean-Philippe Lafont, Ermonela Jaho, Martin Defontaine, Sylvie Brunet-Grupposo, Cécile Perrin, Anaik Morel, Valentina Farcas, Akaterina Chekmareva, Sara Allegretta, Rodolphe Briand, Francesco Castoro, Domenicao Colaianni, Gian Luca Tumino, Graziano De Pace.