La liberazione delle due ragazze rapite in Siria 5 mesi fa ha creato molte polemiche, fra cui quella sollevata da Giorgia Meloni che, pur dicendosi contenta per il ritorno delle due giovani, sottolinea che la vicenda presenta molti punti oscuri e un articolo sul sito la leader di Fratelli d’Italia chiede di far luce sulla vicenda. “Ora è il momento di fare piena luce su tutta questa faccenda surreale che presenta troppe zone d’ombra – dichiara la Meloni – innanzitutto trovo folle che dei comuni cittadini, o peggio ancora delle ragazzine totalmente inesperte, si improvvisino cooperatori internazionali e vadano allo sbaraglio in zona di guerra.”
Il presidente di FdI inoltre contesta apertamente l’eventualità che sia stato pagato un riscatto “nonostante il nostro Stato vieti ai cittadini comuni di farlo in caso di sequestro di persona. Questo è folle, ma lo è ancor di più pagare un riscatto a delle organizzazioni terroristiche che sicuramente utilizzeranno quei soldi per uccidere migliaia di innocenti a casa loro e probabilmente per foraggiare anche atti terroristici in Occidente”. Per questo va introdotta una legge per impedire allo Stato di pagare riscatti.
Infine solleva il sospetto legittimo riguardante gli interessi che possono esistere dietro questa modalità di azione “ho il forte sospetto che dietro a tutta questa pratica del pagamento di riscatti ci sia chi, anche qui da noi, abbia un cospicuo tornaconto. Vorrei sapere con esattezza quali sono stati i “costi” di intermediazione per queste operazioni, quali i costi pagati a sedicenti contatti e avvocati vari e in che modo sia possibile verificare la trasparenza di questi ingenti movimenti di soldi. Non mi stupirebbe scoprire che, dietro questi pagamenti di riscatti, ci sia chi ci campa”.