Enea Paladino, 26 anni, militante dei movimenti giovanili di destra e adesso quadro di Fratelli d’Italia, è stato eletto con il nuovo sistema elettorale, alle provinciali di Perugia.
Lei è stato eletto in consiglio provinciale a Perugia in una lista ‘alternativa’ o era in una formazione che rispecchiava la logica destra sinistra?
“Sono stato eletto con la lista “Provincia Civica” contrapposta a quella della sinistra, solo due liste, bipolarismo puro”.
Questo meccanismo elettorale le piace?
“Le elezioni indirette ovviamente non mi piacciono, tengo a precisare che però l’elezione non mi porterà alcun vantaggio economico essendo stato abolito sia lo stipendio che i gettoni di presenza per i consiglieri provinciali, per fortuna. Ma devo ammettere che questa mia vittoria è stata il frutto di una Comunità che ha sempre lavorato nel territorio, sono stato numericamente (ponderatamente sono arrivato quarto) il più votato su 62 consiglieri comunali, principalmente dei piccoli centri, dove i valori tradizionali e comunitari hanno sicuramente un radicamento più forte”.
Di quale tema si occuperà principalmente?
“Prematuro per dirlo perché c’è un disegno di legge regionale che dovrà definire le nuove competenze delle Provincie, dicono che verranno confermate le attuali deleghe di viabilità, scuola, formazione lavoro ma ci crederò a legge approvata”.
Quali problemi di Perugia che secondo lei sono diffusi anche su tutto il territorio nazionale?
“Spopolamento dei centri storici, la perdita di sicurezza, spaccio di droga e il rischio, diffuso in tutto il territorio italiano di perdere servizi importanti in tema di giustizia, viabilità e trasporti”.