L’ex convento dei Cappuccini di Otranto (Lecce) diventerà un museo dedicato alla memoria e all’attività artistica di Carmelo Bene, “per rendere disponibile la sua produzione letteraria, teatrale e cinematografica e far germogliare nuove attività sperimentali, facendo incuriosire anche i più giovani”.
Con questa finalità, pochi giorni fa sono iniziati i lavori di restauro dell’edificio, finanziati da un contributo della Regione Puglia di circa 760 mila euro, ottenuto grazie alla partecipazione ad un bando regionale dedicato al recupero e alla realizzazione di musei, e da un cofinanziamento comunale di circa 100 mila euro.
“Questo contenitore – è scritto in un documento dell’amministrazione comunale – potrebbe essere utilizzato in futuro anche come sede per la biblioteca e l’archivio storico comunali. L’auspicio è che questo luogo possa stimolare quanti hanno amato e amano l’arte e le opere di Carmelo Bene, affinché i suoi insegnamenti possano continuare a rappresentare linfa utile per nuove ispirazioni”.
Ecco la prospettiva: “L’intervento prevede anche la realizzazione di un parco attiguo attrezzato per quanti vogliano trascorrere qualche momento di svago”.
Otranto già ospita la Fondazione “l’Immemoriale di Carmelo Bene” “istituita e nominata erede” da Carmelo Bene, “tramite testamento pubblico” in data 28 marzo 2002, che ha come obiettivo quello della “…conservazione, divulgazione e promozione nazionale ed estera dell’opera totale di Carmelo Bene, concertistica, cinematografica, televisiva, teatrale, letteraria, poetica, teorica[2], tramite l’organizzazione e l’esecuzione di concerti, spettacoli, seminari, convegni, pubblicazioni, ricerche laboratoriali sul linguaggio, sperimentazione tecnologica, musicistica, vocale, nonché di mettere a disposizione di studiosi e ricercatori idonei una biblioteca di circa 20.000 volumi e materiali dell’archivio vivente, filma, opere letterarie, opera poetica, archivi musicali, radiofonici e televisivi dell’opera completa del Maestro”.