Caro direttore,
la disoccupazione continua a crescere, il Pil va giù paurosamente e la deflazione è ormai una realtà: l’Italia è in piena recessione e il governo Renzi indugia ancora su spot rassicuranti e interventi placebo, se non addirittura deleteri – come la sbandierata riforma del Senato che così com’è non produrrà risparmi, ma l’esatto opposto, con un deficit di democrazia inaccettabile – che mascherano la vera anima delle politiche renziane, pari a quelle dei governi Monti e Letta: l’aumento delle tasse a fronte di una sostanziale immobilità sul fronte del taglio agli sprechi e alle inefficienze.
Occorre immediatamente, come andiamo ripetendo da tempo, inascoltati, un piano straordinario per il lavoro e interventi strutturali sul piano economico che sappiano incidere su debito e spesa e creino un circolo virtuoso per tornare a essere competitivi.
La nostra perplessità sulla effettiva utilità degli 80 euro – peraltro solo per una platea ristretta di persone – ai fini della crescita e della ripresa dei consumi è, purtroppo, del tutto confermata oggi dai dati dell’Istat, ma ampiamente suffragata, in questi mesi, dai campanelli di allarme suonati da tutti gli indicatori economici e sociali.
Di fronte ad un bollettino di guerra di questo tipo il governo non può perseverare negli atteggiamenti propagandistici, né si può continuare a far finta di ignorare che se il Sud del Paese non viene messo nelle condizioni di valorizzare le proprie potenzialità in una visione strategica globale, l’Italia non potrà mai tornare a crescere veramente.
Subito, dal prossimo decreto Sblocca Italia, il Governo dia un segnale forte di cambiamento rispetto ad una linea perdente e devastante per lavoratori, imprese e famiglie.
Sen. d’Ambrosio Lettieri, capogruppo FI 12^ Commissione Senato