Nella sabbia sta il segreto del mondo, pensavo da bambino. È lì che sparisce e appare tutto. Ho inviato cento messaggi in bottiglia per farmi ridare quei giorni d’illusione, senza risposta, poi sono cresciuto.
Sulla spiaggia continuo a provare una devozione solitaria per la grandezza del silenzio, affetto per gli oggetti persi e mai più trovati, compassione per i miei amori minori, disgusto per le speranze.
Mi rincuora sapere che se la terra in principio era solo acqua, è dalle spiagge che è partito anche Dio. Prima di convincermi che non c’è inizio o mistero ma solo sospensione, terre di mezzo, attesa, inutile malinconia per il futuro. E che la vera punizione senza fine è la confusione.