Il 2013 può veramente essere considerato l’ annus horribilis della destra italiana. Come scrive Mario Bozzi Sentieri, in premessa del suo nuovo libro La destra nel labirinto – Cronache da un anno terribile (Edizioni del Borghese, pagg. 132, Euro 16,00) il 2013 “è stato l’anno della diaspora politica e della sconfitta elettorale. È stato l’anno della condanna di Silvio Berlusconi e del suo allontanamento dal Senato della Repubblica, l’anno della scissione di Angelino Alfano, ultima in ordine di tempo, dopo quella di Futuro e Libertà di Gianfranco Fini, di Fratelli d’Italia ed ancor prima della Destra di Francesco Storace”.
Da lì, dalla consapevolezza dei tanti, troppi errori commessi e dai traumi politici e personali che li hanno accompagnati, bisogna partire per una non facile, né scontata, opera di ricostruzione, a destra. Evitando di coltivare frustrazioni e rancori, ma cercando, nel contempo, di riannodare gli sfilacciati brandelli di un’identità, insieme culturale e politica, per troppo tempo sottovalutata e messa ai margini.
Su questi crinali, Bozzi Sentieri offre una “visione di prospettiva”, la quale , partendo dai “fatti”, delinea una o più possibili vie d’uscita dal “labirinto” in cui la destra italiana sembra essersi perduta, senza mai trascurare il versante intellettuale di quella che egli stesso definisce una “battaglia culturale”, ai fini della quale non esita a riproporre a destra una strategia di “egemonia culturale” ispirata alle idee di Antonio Gramsci.
Pur costituendo infatti un compendio di considerazioni e prese d’atto di carattere politico, il libro di Bozzi Sentieri è soprattutto e in ultima istanza un manifesto culturale e ideologico, come del resto appare evidente nel primo capitolo in cui l’autore ripercorre l’iter intellettuale di molti giovani dell’area nazional-popolare degli Anni Settanta e Ottanta, divisi tra la lucida ed equilibrata “Rivolta contro il Mondo moderno” di Julius Evola, con il suo ideale di uomo integrale in piedi tra le rovine, e l’appassionato romanticismo politico del socialismo fascista di Pierre Drieu la Rochelle, tra le suggestioni jüngeriane della mobilitazione totale e del “Trattato del Ribelle” e le categorie schmittiane di amico e nemico e del politico.
Un itinerario, quello ricordato dall’autore, in cui non pochi lettori potranno certamente ritrovarsi ed identificarsi e che li aiuterà, fidandosi di lui, a seguirlo meglio nella trattazione degli argomenti forse più contingenti e meno elitari, ma di sicuro valore pragmatico e strategico, con cui la destra italiana non potrà non confrontarsi.
*La destra nel labirinto – Cronache da un anno terribile di Mario Bozzi Sentieri (Edizioni del Borghese, pagg. 132, Euro 16,00)