“Hai quarant’anni.
Anzi, ne hai quasi cinquanta, ma preferisci dire che sei un quarantenne.
Nello spogliatoio del calcetto (o del basket) con i tuoi amici di sempre parlate con entusiasmo del concerto dei Police, dei Micronauti, della Roba Pazza che Strumpallazza, del Commodore 64, di Pac Man, di Alberto Camerini, della new wave italiana, dell’enduro, dei paninari, delle cabine con i gettoni telefonici, dei Dr Martens a otto buchi, della comodità delle Timberland, della fidanzatina con il Moncler, delle toppe di Naj Oleari, della sala giochi che ha chiuso, di New Gold Dream che, secondo te, ancora oggi rimane il miglior disco dei Simple Minds”.
Gli anni Ottanta del Novecento hanno rappresentato un universo di evasione dopo gli anni di piombo e un tentativo di modernizzare l’Italia. Discutere se sia riuscito o meno non è il tema di questa recensione. “New Gold Dream e altre storie degli anni ottanta” è un perfetto vademecum per rileggere le sollecitazioni e le memorie della giovinezza degli attuali quarantenni, attraverso miti spesso oggetto di un vero e proprio culto: il Commodore 64, le Timberland, la musica dei Simple Minds e della New Wave italiana, il sabato pomeriggio in discoteca, i cartoni animati giapponesi.
La forza del racconto di Danilo Masotti e Ivo Germano è quella di non indulgere né cadere in sterili nostalgie: così la lettura diventa uno stimolo a confrontare le proprie passioni con quelle degli autori e scegliere di ritornare con la mente ai consigli musicali di Red Ronnie o alle vignette di Bonvi con il fiero alleaten e camerata Galeazzo Musolesi. Oppure rovistare nella vecchia soffitta, liberare il tavolo, e stendere il panno verde del Subbuteo. “Tre tocchi e via”.
* “New Gold Dream” di Danilo Masotti e Ivo Germano, pp173, euro 14, Pendragon