Storia in Rete è arrivata al n. 100. Per sottolineare l’importante traguardo la rivista, fondata nel 2005 da Fabio Andriola, si è completamente nella veste grafica. Ma è l’unico cambiamento per il resto, come conferma l’editoriale che straordinariamente apre il numero, “Storia In Rete” conferma e rilancia la sua linea che è quella del contrasto al “Politicamente corretto” e alla sua variante dello “Storicamente corretto”: “Dal primo numero fino ad oggi – scrive Andriola – «Storia in Rete» è stata davvero una voce dissonante nel panorama patinato e conformista delle riviste di storia italiane, praticamente tutte venute fuori dopo di noi e dopo essersi in vari casi “garantite” una patente di autorevolezza proveniente dall’estero, quasi che in Italia non ci siano abbastanza fosforo e argomenti per fare le cose senza per forza farsi dare dalla Gran Bretagna, dalla Spagna o dalla Germania quei galloni – e quei contenuti – ritenuti indispensabili per “far presa” sul pubblico. Chi nasce in un certo modo può aver la voglia o la capacità di andar a rompere le uova nel paniere e raccontare le cose del passato fuori dagli schemi del “politicamente corretto”? “.
A conferma della propria orgogliosa specificità, il n. 100 di “Storia In Rete” dedica la copertina allo “spauracchio” dei nostri tempi, il Populismo. Quello del “populismo”: è davvero una parolaccia politica o un insulto che serve alle vecchie nomenclature per gettare discredito su tutti coloro che hanno voluto rappresentare gli interessi del popolo? Dai Padri Fondatori degli USA al Movimento 5 Stelle, un viaggio alla scoperta del nuovo “fantasma” che si aggirerebbe per l’Europa…
Poi un’ampia ripresa del libro “Trieste a Destra” con un focus sul ritorno di Trieste all’Italia nel 1954, un ritorno costato sangue e anni di lotta anche a tantissimi militanti della destra missina e no. Quindi, una lunga carrellata di crimini e criminali: da Joe Valachi, il primo pentito di mafia in America, l’inventore del termine “Cosa Nostra” a Richard Kuklinski, l’uomo di ghiaccio, il sicario che uccise più di 200 persone, e infine l’Omicidio Calabresi e il silenzio di chi sa chi uccise il commissario durante gli Anni di Piombo. Per arrivare a uno dei peggiori (e più assurdi) dei crimini commessi nella Seconda guerra mondiale, il bombardamento di Montecassino, di cui ricorre il 70° anniversario.
E infine, l’ultima puntata della saga della fuga del Delfino di Francia, Luigi XVII, e i ritratti di due grandi del nostro passato: Ottaviano Augusto, con le donne della sua “commedia” del potere e uno che di potere se ne intendeva, Machiavelli, a 500 anni dalla redazione de “Il Principe”.
Storia In Rete è un mensile, ha 96 pagine a colori, costa in edicola € 6 euro. L’edizione digitale invece costa € 3,49 ed è scaricabile direttamente da questo link
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