L’affluenza definitiva alle primarie di Fratelli d’Italia è stata di 250mila votanti. Lo annuncia Giorgia Meloni stessa tramite i canali sociali ufficiali: «Il centrodestra tutto rifletta sulla risposta che arriva dalla nostra gente, che con l’entusiasmo e la passione di cui è capace ha dato la sua risposta inequivocabile». Un risultato che i rappresentanti di Fdi giudicano più che soddisfacente, in linea con le aspettative di Ignazio La Russa che proprio ieri sul Giornale indicava quella cifra come obiettivo. Data l’affluenza all’iniziativa, l’organizzazione aveva prorogato l’apertura dei seggi fino alle 20 di domenica sera.
Il tema caldo, che ha tenuto banco durante le consultazioni, è stato principalmente quello del simbolo. Il ritorno o meno della fiamma tricolore e l’adozione di un logo che ricalchi quello di Alleanza Nazionale sarebbero un passo avanti nel riavvicinamento a Francesco Storace, il quale ha votato a Terni proprio il simbolo di AN, invitando ad imitarlo: «Dobbiamo provare a rifare Alleanza nazionale. E se le primarie di Fdi ce ne daranno l’opportunità facendo prevalere il simbolo più votato da milioni di uomini e donne di destra nella nostra storia, sarà un grande passo in avanti».
Anche i risultati sui quesiti riguardanti la linea del partito sono molto attesi, perché ne influenzeranno il posizionamento alle Europee e dirigeranno l’attività parlamentare. Si chiedeva un parere a proposito di politiche fiscali, uscita dall’euro, limitazione dei flussi migratori, presidenzialismo, protezionismo contro le merci cinesi, riapertura delle case chiuse e revisione delle cartelle esattoriali di Equitalia.
La candidata unica alla leadership nazionale è stata Giorgia Meloni, secondo cui «mentre ci ripropongono liste bloccate e governi calati dall’alto, Fratelli d’Italia va in controtendenza perché si entra nella terza repubblica rimettendo tutte le scelte nella mani degli italiani». Durante il fine settimana sono inoltre stati eletti 3150 delegati al congresso nazionale, che si svolgerà a Fiuggi l’8 e il 9 marzo. Lo sforzo organizzativo ha visto impegnati 7000 volontari in quasi 800 seggi sparsi per tutta la Penisola.