“Siamo orgogliosi di poter celebrare finalmente le prime primarie del centrodestra. Per Fratelli d’Italia quello di domani e domenica sarà un appuntamento con la storia, nel quale il cittadino tornerà al centro dell’azione politica”: Giorgia Meloni, capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera e leader del partito, con una lettera al quotidiano Il Tempo ha spiegato le ragioni della mobilitazione del partito che ambisce a riunire la destra italiana.
Oggetto della consultazione – le cui modalità di voto e luoghi in cui votare sono indicati sul www-fratelli-italia.it – sarà la scelta del presidente nazionale, dei delegati al congresso, del futuro simbolo “che fonderà la tradizione di An all’innovazione di FdI” e l’indicazione chiara su su alcuni temi come l’uscita o meno dell’Italia dall’euro.
Per l’ex ministro e presidente di Azione Giovani, le primarie sono l’antidoto al declino del centrodestra. “La nostra scelta – ha aggiunto la Meloni – va in controtendenza rispetto ai tentativi di chi ancora oggi ha la faccia tosta di riproporre agli italiani una legge elettorale con le liste bloccate e di chi impone alla nazione governi calati dall’alto e che non hanno la legittimazione del popolo. Ma quello che veramente conta è partire ed avviare un percorso di cambiamento all’interno di tutto il centrodestra affinché ci si possa presentare alle elezioni politiche con un candidato premier scelto attraverso delle primarie di coalizione“.
Infine un attacco stile “rottamatore” di destra, che segna una cesura rispetto alle ritualità della vecchia An guidata da Fini e dai colonnelli, nonché rispetto alle dinamiche leaderistiche di Pdl e Forza Italia: “Il tempo di 2 o 3 dittatori illuminati chiusi dentro alle segreterie di partito che pretendono di decidere tutto in nome e per conto del popolo è finito con un fallimento. L’unico risultato che ha prodotto, infatti, è la nascita dell’antipolitica. (…) Fratelli d’Italia intende invertire la tendenza degli ultimi anni e restituire ai partiti il loro ruolo di cerniera tra le istituzioni e i cittadini, che non sono un fine ma un mezzo per trasformare le idee in azioni”.