Alle 20.30 di questo 31 dicembre ci sarà chi “spegnerà” Giorgio Napolitano. Si chiude così, con lo sciopero bianco della diretta a reti unificate, un 2013 che ha visto (anche per responsabilità tutte interne ai partiti) ancora una volta un protagonista sopra tutti: il capo dello Stato. E mentre dal Quirinale “Re Giorgio” lima le ultime battute del suo tradizionale discorso (l’ottavo, caso unico nella storia repubblicana) nel quale ribadirà la centralità del suo incarico (in caso contrario potrebbe lasciare l’incarico e mettere in difficoltà un parlamento indebolito dalla sentenza della Consulta), la “strana opposizione” formata da Beppe Grillo, Lega Nord e Forza Italia, prepara la controffensiva al messaggio di fine del presidente.
Salvini: “Guardo Peppa Pig”. Finto disinteresse quello della Lega Nord che con il suo segretario Matteo Salvini ha già annunciato di avere altri programmi (in tv): «Ho già in programma di vedere in tv Peppa Pig con mia figlia di un anno. Lo dico senza spirito polemico, visto che sono dieci anni che non ascolto il discorso». In realtà la Lega è stato uno dei partiti che ha contestato fin dall’arrivo di Mario Monti l’azione giudicata invasiva di Napolitano. Ragion per cui il segretario leghista ha gioco facile nel mischiare in un unico “contro programma” l’invettiva vetero-scissionista con quella politica di contrasto alle larghe intese.
Beppe Grillo farà il discorso sul web. Chi farà un vero e proprio controdiscorso è invece Beppe Grillo che sul suo blog ha rilanciato così – tra l’ironico e il polemico – il tema politico che battezzerà l’anno del Movimento Cinque Stelle: «Ogni anno a Capodanno, da tempo immemore, il presidente faceva un discorso al popolo. Questa tradizione si ripete forse l’ultima volta. A gennaio lo aspetta una richiesta di impeachment per la sua decadenza. Un atto spiacevole verso chi ha dedicato la sua intera esistenza alla patria. Un atto da parte di una forza politica a lui forse ignota, della cui presenza non si era accorto, il presidente non sentiva infatti i boom».
Forza Italia: “Spegni il presidente”. Silvio Berlusconi, in attesa di decidere se il 31 interverrà (sfidandolo apertamente) Napolitano in tv, ha già iniziato il 30 dicembre la sua maratona televisiva con una serie di passaggi sulle reti Mediaset. Alle solite critiche sul “colpo di Stato” nei suoi confronti Berlusconi ha aggiunto i temi della, a suo avviso, imminente campagna elettorale: bipolarismo, lavoro e corteggiamento agli elettori di Grillo. Discorso o no Forza Italia ha comunque deciso di “disturbare” in ogni caso il discorso di Napolitano: da parte di alcuni parlamentari azzurri (Augusto Minzolini, Maurizio Bianconi e Daniele Capezzone) infatti è partita da giorni la campagna “spegni il presidente e manda in onda il tricolore”
Meloni: “Napolitano intervenga sui marò”. Ci sarà pure chi, dall’opposizione, guarderà “criticamente” il discorso del capo dello Stato. Il motivo lo spiega Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia: «Da 22 mesi i nostri marò sono illecitamente detenuti in India. Riportarli immediatamente a casa, senza accettare ulteriori umiliazioni, è un dovere istituzionale e una priorità politica. Sono certa che il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, lo ricorderà nel suo discorso di fine anno, per dare un segnale all’Italia e un monito al governo».
@barbadilloit